Indagate 2 persone per i furti e i tentati furti nelle chiese di Ragusa e Vittoria. Rubati anche i pochi soldi delle offerte

Corriere di Ragusa Cronaca

Indagate 2 persone per i furti e i tentati furti nelle chiese di Ragusa e Vittoria. Rubati anche i pochi soldi delle offerte

RAGUSA – La squadra mobile e i colleghi della polizia giudiziaria e del commissariato di Vittoria hanno individuato e indagato i presunti autori dei furti e dei tentati furti in 4 chiese di Ragusa e Vittoria. Si sarebbero appropriati, secondo gli inquirenti, di denaro e materiale informatico. I furti denunciati hanno evidenziato un modus operandi univoco: avvenivano sempre in orari notturni. I malviventi, approfittando dell’assenza dei fedeli e dei sacerdoti, dopo essersi introdotti nei luoghi di culto forzando porte o finestre, si impossessavano di tutto quello che capitava loro a tiro. Le risultanze investigative raccolte sono al momento al vaglio della procura.

IL TENTATO FURTO A RAGUSA E IL COLPO A VITTORIA
Altre 2 chiese nel mirino dei ladri a Ragusa e a Vittoria. Un tentativo di furto, ma pare che i ladri non siano riusciti a portarsi via nulla, si è registrato ai danni della chiesa della parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Ragusa. I carabinieri hanno accertato che i malviventi avrebbero tentato di rubare qualcosa dall’ufficio del vicario don Giovanni Filesi. E’ la quinta chiesa presa di mira dai ladri in pochi giorni a Ragusa.

Altro episodio del genere stavolta anche a Vittoria, ai danni della chiesa della parrocchia dello Spirito Santo di don Beniamino Sacco, il quale scrive sui social: “Carissimi “amici della notte”, ci dispiace non conoscervi, ci piacerebbe farlo. Le nostre chiese sono quasi sempre aperte. Venite. Se avete dei problemi li affrontiamo insieme”. I ladri sono riusciti a rubare qualche spicciolo.

“Avere difficoltà – scrive ancora padre Beniamino – non è un disonore, chi di noi non ne ha avuti? Rubare non è la soluzione. Quello che dispiace è che la maggior parte di voi sono giovanissimi. Rubare non è una prospettiva per il futuro. Quello che avete asportato quanto vi può fruttare, qualche decina di euro? Vale la pena? Pensateci, venite da me e parliamone insieme”. L’episodio è stato raccontato durante la messa dallo stesso don Sacco il quale ha spiegato ai fedeli presenti che, dalla visione delle immagini dalle telecamere di videosorveglianza, ha appurato che il responsabile pare sia ragazzo di origini italiane.

LA LETTERA APERTA DI DON OTTONE
“Cari “amici” ladri, vorrei rubare nel vostro cuore per riempirlo di bellezza”. Comincia così la lettera aperta che il parroco di San Pio X, padre Francesco Ottone, indirizza ai ladri che hanno rubato nella sua chiesa, in viale Europa, a Ragusa. I malviventi avevano preso di mira anche altri 3 luoghi di culto nel breve volgere di 48 ore.

“Mi rivolgo a voi – scrive don Ottone nella lettera aperta – con il cuore pesante, non per giudicarvi, ma per condividere una riflessione che spero possa trovare un angolo nei vostri cuori. Quando decidete di rubare, soprattutto in luoghi sacri come le chiese di Ragusa (San Pio X, Salesiani, Santa Lucia, Madonna delle scale), vi siete mai chiesti quali conseguenze portano le vostre azioni? Non solo in termini di danno materiale, ma anche emotivo e spirituale. Immaginate per un momento che qualcuno violi la sacralità della vostra casa, distruggendo non solo le porte e le finestre ma anche quella sensazione di sicurezza e pace che ogni persona dovrebbe avere nel proprio rifugio. Pensate ai traumi e al dolore che queste azioni lasciano dietro di sé, spesso per oggetti di valore molto inferiore rispetto al danno causato”.

“I luoghi che scegliete di profanare con i vostri furti – è spiegato ancora – sono spazi di preghiera, rifugio per le anime e aiuto per i bisognosi. Le chiese e le parrocchie, già alle prese con difficoltà economiche, sono l’ultimo posto dove cercare ricchezze materiali. Sono invece ricche di speranza, fede e comunità. La coscienza è un compagno persistente, e le azioni che compiamo ci seguono, perseguitandoci in modi che a volte non possiamo prevedere. Mi chiedo se siete consapevoli del peso che le vostre scelte potrebbero avere su di voi stessi nel lungo termine. Non vi scrivo con rabbia, ma con tristezza per le scelte che state facendo. Se potessi parlare con voi di persona, vorrei mostrarvi la bellezza della libertà, quella vera, che non si trova nel prendere ciò che non è nostro, ma nel rispetto di noi stessi e degli altri. Se fossimo faccia a faccia, forse l’impulso sarebbe quello di darvi un ceffone, ma ciò che farei davvero sarebbe darvi una carezza, ricordandovi che nulla è perduto. Ci sono sempre possibilità di redenzione, di cambiare rotta e trovare un senso di appartenenza e scopo che non si basa sul prendere, ma sul dare”.

“Infine – conclude don Ottone – non importa da dove veniate o quali credenze abbiate, il messaggio è lo stesso: c’è speranza e possibilità di un futuro migliore. Che Dio benedica voi e le vostre famiglie, che sicuramente soffrono vedendovi scegliere questa strada. Con speranza e un desiderio sincero di vedere un cambiamento nel vostro cuore”. Indagini sono in corso da parte della polizia per identificare i malviventi.

TUTTE LE CHIESE “VISITATE” DAI LADRI A RAGUSA
Ben 5 chiese nel mirino dei ladri in 24 ore a Ragusa. Un tentato furto è stato perpetrato a Santa Maria delle Scale, lungo corso Mazzini. Altro tentativo di furto a Santa Lucia, poche decine di metri più avanti verso Ibla. Nel primo caso i ladri sono riusciti ad entrare nel luogo di culto, ma non hanno portato via quasi niente perché nel frattempo era scattato l’allarme. A Santa Lucia, invece, non è riuscito il tentativo di forzare la porta esterna, che ha resistito al tentativo di effrazione. Il terzo episodio ha interessato San Pio X, nella parte alta della città, in viale Europa, mentre 24 ore prima un episodio analogo si era registrato nella chiesa dei Salesiani, nella parte alta di corso Italia. Infine il tentativo di furto nella chiesa della parrocchia di San Giuseppe Artigiano. C’è preoccupazione tra i residenti. Sono state presentate denunce. Indagano polizia e carabinieri.

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