Dimensionamento scolastico, le decisioni definitive: Ragusa perde 3 istituti, a Modica invece non cambia nulla. Ha vinto la protesta

Corriere di Ragusa Attualità

Dimensionamento scolastico, le decisioni definitive: Ragusa perde 3 istituti, a Modica invece non cambia nulla. Ha vinto la protesta

RAGUSA – Decisione definitive, che premiano le proteste di docenti, alunni e genitori, almeno a Modica, dalla conferenza regionale svoltasi martedì scorso nella sede dell’Assessorato regionale all’Istruzione con i sindacati di settore, i dirigenti degli uffici scolastici provinciali e il direttore Usr Sicilia. A Ragusa, degli 8 istituti comprensivi finora esistenti, ne sopravvivranno solo 5, rispetto alle 6 istituzioni scolastiche ipotizzate in precedenza. Il taglio di 3 istituzioni scolastiche è il prezzo che paga la città capoluogo, il più alto in provincia. Il circolo didattico Palazzello viene accorpato all‘istituto comprensivo “Vann’Antò”, il circolo Paolo Verdi, che conta 785 alunni, verrà accorpato alla Istituto comprensivo Francesco Crispi. Il circolo didattico “Mariele Ventre” verrà accorpato all’Istituto comprensivo Salvatore Quasimodo.

A Modica il tavolo tecnico regionale ha bocciato la creazione di un nuovo polo scolastico. Invece rimane tutto immutato, o quasi. Il circolo didattico “Piano Gesù” viene aggregato all’Istituto comprensivo “Carlo Amore”. Accorpamenti anche a Comiso e Pozzallo. “Non siamo soddisfatti perché il numero dei tagli è maggiore rispetto alle altre province, e al calcolo numerico che doveva essere applicato” è il commento di Graziella Perticone, segretario provinciale della Cgil scuola. “Preoccupano, a questo punti, i futuri dimensionamenti che individuano popolazioni sempre crescenti”.

“Fallisce l’obiettivo di razionalizzazione della rete scolastica con l’esigenza di non penalizzare oltremodo l’offerta agli studenti e alle famiglie. Per evitare di indebolire la capacità operativa delle scuole coinvolte” – afferma Francesca Bellia, Cisl scuola-. L’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale Mimmo Turano parla di una “razionalizzazione più che di un dimensionamento della rete scolastica. Una condivisione che tiene conto delle necessità e delle diversità dei territori, ma che ha anche criteri di scelta chiari, come quello di tutelare i comuni più piccoli e isolati”.

Nella foto in alto la recente protesta contro il dimensionamento scolastico messa in atto da docenti, alunni e genitori a Modica

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