di Melania Abbate
MODICA – “Giù le mani dalla nostra scuola”: questo il grido che ha risuonato martedì pomeriggio nel centro storico di Modica, lungo corso Umberto fino ad arrivare a Palazzo San Domenico. Alunni, insegnanti, genitori tutti insieme per dire no al dimensionamento scolastico. Argomento che già da diverse settimane ha interessato il dibattito politico e sociale del nostro territorio. Infatti, questa manovra, stando a quanti hanno preso parte alla protesta, “Per gli istituti scolastici del comune di Modica sarebbe l’ennesimo affondo ad una istituzione scolastica che nel territorio si è sempre distinta per serietà, professionalità, passione educativa”.
Secondo i manifestanti “Si perderebbero la continuità educativa per gli alunni e molti posti di lavoro per gli insegnanti”. Molte le perplessità che la delibera ha suscitato, non solo da parte del corpo docenti, ma anche nelle famiglie. Più volte è stato chiesto il coinvolgimento democratico per esprimere eventuali proposte o modifiche al piano, riportando quanto legittimamente raccolto dai vari consigli di circolo o di Istituto, richiesta che non è stata accolta. “La decisione presa da chi di competenza non è in linea con quanto è auspicabile dalla comunità scolastica – si è detto durante la protesta – una reale “ottimizzazione delle risorse” dovrebbe comportare un ricollocamento delle stesse e non sterili tagli”. Ora si attende che il provvedimento sarà votato il 30 novembre a Palermo, nella speranza di cambio di rotta da parte delle istituzioni, in quanto le soluzioni da loro auspicabili non giovano a nessuno e soprattutto porterebbero degli sconvolgimenti agli alunni.
IL QUINTO ISITUTO SCOLASTICO
A seguito delle novità contro cui si è scagliata la manifestazione dovrebbe nascere a Modica il quinto istituto comprensivo, con l’accorpamento tra il Plesso dell’Istituto Comprensivo “Carlo Amore”, “De Amicis” di Via Don Minzoni con l’ex Circolo Didattico “Piano Gesù” della quasi attigua Via Pascoli. L’altra novità dovrebbe riguardare il plesso “Sant’Elena”, in atto dell’Istituto Comprensivo “Santa Marta-Ciaceri”, che passerà all’Istituto Comprensivo “Carlo Amore”, nell’ambito della costituzione del Polo Scolastico Rurale, la cui sede centrale si trova nella frazione agricola di Frigintini. Soluzioni che non hanno convinto tutti gli attori interessati.