La sindaca di Comiso minaccia azioni legali al consigliere Liuzzo per il caso della bimba che ha ingoiato droga al parco giochi

Corriere di Ragusa Attualità

La sindaca di Comiso minaccia azioni legali al consigliere Liuzzo per il caso della bimba che ha ingoiato droga al parco giochi

COMISO – Per la sindaca di Comiso il gravissimo fatto della bambina di 16 mesi che ha ingoiato un pezzetto di hashish trovato sotto lo scivolo del parco giochi della villa comunale doveva rimanere secretata, come le sarebbe stato suggerito dagli inquirenti, e in virtù di ciò minaccia azioni legali a carico del consigliere comunale Salvo Liuzzo che ha informato l’opinione pubblica, com’è invece dovere di un rappresentante dei cittadini. Per quest’ultimo “Siamo al paradosso”. Non si capisce in effetti quale sia stata la gravità del rendere pubblico l’accaduto, sia perché la cittadinanza ha il diritto di sapere, senza inutili allarmismi perchè il fatto è stato raccontato nudo e crudo per come si è verificato, e sia perché immagini di telecamere, eventuali prove a carico e quant’altro erano già stati acquisiti dagli inquirenti. Quindi non si capisce come possa configurarsi l’intralcio alle indagini.

“Riguardo alla scomposta risposta della sindaca di Comiso, in merito alla gravissima vicenda accaduta alla villa comunale – dice Salvo Liuzzo – mi preme evidenziare che le Le farneticanti affermazioni della prima cittadina dimostrano l’assoluta incapacità di gestire le criticità del nostro territorio. E, come avevo ampiamente previsto, vengo accusato di essere allarmista. Addirittura, ergendosi nel nuovo ruolo di magistrato inquirente, la sindaca ritiene che io avrei contribuito a turbare le indagini in corso per un fatto, tra l’altro, accaduto il 13 marzo scorso. Questa interpretazione maccheronica del diritto mi fa sorridere, così come l’ennesimo maldestro tentativo della sindaca di rigirare la frittata accusando gli avversari. Ma non è finita qui: la sindaca dichiara che “sarà valutato se intervenire su questa uscita pericolosa”. In che modo vorrebbe intervenire? Vorrebbe per caso impedire ad un pubblico ufficiale di raccomandare prudenza alle famiglie comisane? Un suggerimento, se la sindaca permette, glielo do io: vada in procura e mi denunci, ammesso che sia ravvisabile, da parte mia, il compimento di un reato”.

Liuzzo aggiunge: “La sindaca non ha ancora compreso che la fase delle reticenze, del silenzio a tutela del culto della personalità, è conclusa. Io sono un consigliere comunale e ho il dovere di informare i cittadini riguardo ad un problema reale e contingente. Quindi, rispedisco al mittente ogni accusa di irresponsabilità attribuita al sottoscritto. Piuttosto, è da irresponsabili e inadatti a ricoprire il ruolo di sindaco additare un consigliere comunale che fa semplicemente il proprio dovere nel disperato tentativo di attutire la gravità dell’accaduto, tutto ciò in seguito ad una serie di gravi avvenimenti per i quali, l’amministrazione comunale, non è riuscita ad intervenire concretamente. L’ultimo dei quali, ad esempio, verificatosi proprio questa mattina, a pochi passi dal palazzo municipale, avente ad oggetto una lite tra due migranti. Forse, la sindaca non si è resa conto che questa città le sta sfuggendo, ogni giorno che passa, dalle mani. E ci vuole qualcuno che glielo faccia notare, come sta facendo il sottoscritto, per garantire il benessere e l’incolumità della comunità”.

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