Compenso di 95.000 euro all’amministratore unico di Iblea Acque: chiesto un parere

Corriere di Ragusa Attualità

Compenso di 95.000 euro all’amministratore unico di Iblea Acque: chiesto un parere

RAGUSA – “In merito alle problematiche prospettate dall’Ufficio ispettivo dell’Assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica con nota del 22 febbraio 2024, l’Assemblea della società Iblea Acque Spa ha deliberato di chiedere un parere pro veritate ad un esperto di materie giuridico amministrative da acquisire nel più breve termine. Nelle more, ha chiesto ed acquisito la disponibilità dell’Amministratore unico Franco Poidomani a proseguire nello svolgimento delle proprie funzioni a titolo gratuito. Una volta acquisito il parere suddetto, l’Assemblea si riserva di assumere le conseguenti determinazioni”. E’ quanto si legge in un comunicato diramato dall’Assemblea della società Iblea Acque Spa. In questo modo dovrebbe essere definitivamente risolto il dilemma sul compenso annuo da 95.000 euro corrisposto a Poidomani. In una nota, il dipartimento delle autonomie locali aveva spiegato ai sindaci che “E’ vietato conferire cariche in organi di governo delle società pubbliche controllate a soggetti in quiescenza, come nel caso di Poidomani, se non a titolo gratuito”.

La vicenda era di recente finita anche all’attenzione dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), per il tramite del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, che aveva chiesto un approfondimento.

Intanto il Pd di Ragusa rende noto che “E’ stato bocciato dalla maggioranza in consiglio comunale l’ordine del giorno presentato dal gruppo per impegnare l’amministrazione Cassì a una presa di posizione inequivocabile sulla vicenda IbleaAcque che da mesi tiene banco nel dibattito politico cittadino. Nell’ordine del giorno – si legge nella nota del Pd – si chiedeva all’amministrazione di mettere nelle condizioni il Comune di riappropriarsi “dei ruoli idrici che i ragusani pagano pur senza godere del servizio efficiente che sarebbe loro dovuto” e di “prendere le distanze da IbleaAcque spa, “anche recedendo” dall’assetto societario in modo da tutelare l’Ente e i cittadini in ogni aspetto”.

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