Uil: “L’autonomia differenziata penalizzerà la Sicilia”

Corriere di Ragusa Economia

Uil: “L’autonomia differenziata penalizzerà la Sicilia”

RAGUSA – “La provincia iblea si è mobilitata convintamente per cancellare la legge SpaccaPaese. Il Meridione, la Sicilia, Ragusa pagheranno il prezzo più alto per questo provvedimento di chiaro intento separatista. Aumenteranno le diseguaglianze all’interno del Paese, saranno negate risorse al nostro sistema sociosanitario, alla Scuola, alla tutela dell’ambiente e alla già carente rete dei trasporti di cui paghiamo ogni giorno, da decenni, le conseguenze”. Lo affermano Luisella Lionti e Giovanni D’Avola, segretaria generale della Uil Sicilia e segretario regionale Uil con delega su Ragusa, impegnati nel “Firma Day Uil” a sostegno del referendum abrogativo delle norme sull’Autonomia differenziata. Stamattina banchetti a Ragusa, Modica e Vittoria in via Roma, via Medaglie D’Oro e via Garibaldi, nell’ambito dell’iniziativa che s’è svolta in tutta Italia e che è stata fortemente voluta dal leader nazionale del “Sindacato delle Persone” Pierpaolo Bombardieri.

“Questa riforma – commentano ancora Lionti e D’Avola – minaccia quell’Italia unita, libera e giusta che noi vogliamo e per la quale ci battiamo ogni giorno. Gli ultimi tagli alla spesa sociale hanno prodotto ricadute pesantissime sul lavoro, pensioni e sui servizi fondamentali come sanità e scuola. La diminuzione del potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati ha di fatto contratto di molto i consumi e senza consumi il Paese, in particolare il Sud, rischiamo veramente di fermarsi. Anche la nostra provincia come le altre rischia una pesante recessione, basti solo pensare ai problemi del settore agricolo, settore trainante della nostra economia ed al turismo”.

Gli esponenti della Uil concludono: “Questo è il momento in cui avremmo bisogno di risposte. Invece, al disagio esistente si sommerà altro disagio. Ora è importante consolidare nelle migliaia di persone che abbiamo incontrato in questi mesi la consapevolezza che occorre cancellare questa legge non soltanto andando a votare, ma socializzando con quante più persone possibili questa necessità”.

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