Intelligenza artificiale? No, solo macchine diversamente intelligenti, quasi “handicappate”

Corriere di Ragusa Attualità

Intelligenza artificiale? No, solo macchine diversamente intelligenti, quasi “handicappate”

RAGUSA – L’intelligenza artificiale e quella delle macchine in generale, almeno per come si presenta adesso, allo stato embrionale, è molto diversa rispetto a quella che ci viene mostrata nei libri o nei film. Le macchine non sono affatto intelligenti, ma semmai diversamente intelligenti, per non dire “handicappate”. Lo ha affermato il professore Giuseppe Di Mauro, docente di religione cattolica e teologia morale, nell’ambito del convegno su Medici Vs Intelligenza artificiale, la sfida per la salute e le questioni etiche, svoltosi a Ragusa Ibla la scorsa settimana.

Il docente ha spiegato che le macchine si basano solo su algoritmi, più o meno complessi, e la questione è quindi ridotta solo ai numeri, ovvero ciò che l’intelligenza artificiale vede. L’IA non sarà mai in grado di capire colori, parole, concetti, o di riconoscere il volto delle persone (come avviene con lo sblocco facciale dei telefonini) e ci riesce solo tramite i numeri, miliardi di numeri. Più si affina e si addestra l’IA, maggiormente soddisfacenti saranno i risultati. E si stanno facendo passi da gigante giorno dopo giorno in tal senso. L’avvocato Giorgio Assenza si è poi soffermato sulle responsabilità e sugli aspetti legali scaturenti dall’utilizzo dell’IA: in ambito ospedaliero, ad esempio, dove le macchine riescono ad eseguire complessi interventi di microchirurgia laddove neanche il medico con la mano più ferma in assoluto saprebbe essere più preciso, nel caso qualcosa andasse storto ne risponde comunque l’azienda ospedaliera. Ma questi scenari, in rapida evoluzione, sono destinati per l’appunto a mutare rapidamente.

Condividi questo