San Giorgio a Ragusa, Madonna delle Milizie a Scicli, Maria Ausiliatrice a Modica e Santa Rita a Vittoria: un fine settimana all’insegna della fede

Corriere di Ragusa Attualità

San Giorgio a Ragusa, Madonna delle Milizie a Scicli, Maria Ausiliatrice a Modica e Santa Rita a Vittoria: un fine settimana all’insegna della fede

RAGUSA – La “festa ranni” di San Giorgio si è conclusa dopo mezzanotte. San Giorgio ha chiamato, il popolo dei devoti ha risposto. E tutto ciò ha costituito la prova più evidente di quanto la città di Ragusa sia legata al proprio glorioso patrono. Eccezionale il numero di presenze. Decine di migliaia i fedeli e i ferventi sostenitori del santo martire, provenienti da ogni dove, che non hanno voluto mancare all’appuntamento clou delle celebrazioni. La città antica di Ragusa, per tutta la giornata, è stata letteralmente invasa da un fiume di persone. Più di 60.000, secondo le stime degli organizzatori. Ancora una volta, una presenza oltre ogni più rosea previsione. E’ stato il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, a presiedere la santa messa solenne concelebrata alla presenza del parroco del duomo, don Pietro Floridia, e di altri sacerdoti. Mons. La Placa, durante la funzione tenutasi alla presenza delle massime autorità civili e militari, ha tenuto a ricordare le peculiarità del santo cavaliere e quanto la sua figura, ancora oggi, sia parecchio attuale.

“Dobbiamo impegnarci a costruire – ha spiegato mons. La Placa – un mondo migliore. Occorre il coraggio di lottare per promuovere la dignità del nuovo. Attraverso San Giorgio, il Signore ci dice che c’è una speranza per tutti. Affidiamoci all’intercessione del megalomartire affinché la nostra vita possa essere una testimonianza della fede in Cristo”. Subito dopo, l’uscita dal duomo del simulacro di San Giorgio e dell’Arca Santa è stata salutata da una vera e propria ovazione da parte della gente che ha gremito la piazza sottostante. E’ stato il momento dei “botti” d’apertura della solenne processione che sono serviti a trasmettere il segnale di festa all’intera città. Non sono mancati momenti scenograficamente suggestivi. Il corteo religioso snodatosi successivamente ha visto la presenza del vescovo, del parroco del duomo, di numerosi sacerdoti e dei vertici locali delle autorità civili e militari. Più volte, durante la processione, intonato dai portatori, con indosso le classiche magliette bianche e rosse che riprendono i colori caratteristici associati alla festa di San Giorgio, è risuonato il grido “Truonu viva”, enunciazione tesa ad esaltare tutta la passione nutrita dai devoti nei confronti del santo cavaliere. Tra i momenti più suggestivi, la sosta alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, in piazza Repubblica, caratterizzata dalla recita dei Vespri.

Lungo tutto il tracciato della processione, numerosi i fedeli che, dai balconi delle proprie abitazioni, soprattutto in corso XXV Aprile ma anche altrove, hanno omaggiato il santo martire, come tradizione vuole, con il lancio di petali di rose. Quindi l’atto conclusivo, dopo la mezzanotte, con i fuochi artificiali, novità di quest’anno, al Giardino ibleo.

LA MADONNA DELLE MILIZIE A SCICLI
SCICLI – Applausi a scena aperta, ma non solo. Una potente tensione emotiva ha animato la sacra rappresentazione della Madonna delle Milizie edizione 2024. La rievocazione andata in scena sabato sera e che celebra la discesa di Maria Santissima in aiuto di Scicli durante la tenzone fra Normanni e Saraceni, nel 1091, è stata segnata da una regia convincente, affidata all’attore Massimo Leggio, che ha peraltro interpretato il Conte Ruggero, e scandita da tempi di recitazione incalzanti e ben calibrati.

Bravo Giuseppe Ferlito, che dopo tre anni lascia il ruolo di Ruggero per assumere quello del suo antagonista, l’emiro Belcane. Applausi per l’eremita, interpretato da Giovanni Peligra: l’eremita, nella sacra rappresentazione, è l’uomo che interpreta l’animo profondo e popolare di Scicli, un ruolo centrale su cui gli spettatori di Scicli puntano molto la loro attenzione. E gli applausi a scena aperta sono stati la testimonianza dell’apprezzamento per la sua interpretazione. Commovente e lirico il canto dell’Angelo, affidato alla sciclitana Martina Donzella, già chiamata in passato a questo momento finale e cruciale, ma con una voce oggi più matura.

Tra gli ospiti della festa, e dell’amministrazione comunale, l’artista siciliano Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937), uno dei nomi dell’arte italiana più conosciuti a livello internazionale tra XX e XXI secolo. Isgrò era già stato a Scicli in gennaio ed è tornato per assistere alla festa.

SANTA RITA A VITTORIA
VITTORIA – Il legame fra i vittoriesi e Santa Rita diventa più forte di anno in anno e, grazie alle iniziative esterne, coinvolge sempre di più anche quartieri geograficamente lontani dalla Parrocchia. Fra gli appuntamenti esterni più attesi di questa edizione, il Corteo Storico e la Sacra Rappresentazione. In particolare, il Corteo Storico di Santa Rita, quest’anno giunto alla III edizione, ha preso il via dal Largo Cavour ed ha attraversato il Corso principale fino a giungere in Piazza Giordano Bruno. L’obiettivo, come hanno precisato i componenti dell’Associazione Culturale S.Rita, è quello di tramandare la memoria storica e le tradizioni antiche, oltre che offrire agli spettatori l’occasione di conoscere un piccolo spaccato della vita di Santa Rita. A partecipare anche gli sbandieratori e musici Arcobaleno-Città di Barrafranca.

Grande entusiasmo ha poi suscitato la prima assoluta della rappresentazione “Una Rosa tra le spine” del regista Andrea Traina. Lo stesso, in conferenza stampa, aveva spiegato che si trattava di un progetto non concluso, pronto ad essere modificato, il cui obiettivo è quello di rappresentare “una crescita umana e spirituale, un invito a riscoprire la parte migliore di noi stessi e a metterla al servizio del bene comune”.

Domenica, infine, i festeggiamenti sono stati chiusi dalla Santa Messa celebrata da padre Pasquale Cormìo (OSA, docente presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum) e animata dal Coro polifonico di Acate diretto dalla M° Aurora Muriana, con la partecipazione della Pia Unione Primaria di Santa Rita di Licata e dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. A seguire, la trionfale uscita del simulacro e delle reliquie di Santa Rita e la processione per le vie del quartiere. A chiudere il tutto, uno spettacolo piromusicale.

L’edizione 2024 rimarrà sicuramente nel cuore dei fedeli anche per le tante novità che l’hanno caratterizzata: l’arrivo e la presenza, durante tutti i festeggiamenti, della reliquia ex indumentis di Santa Rita; la nascita e la rappresentazione della Sacra Rappresentazione, che punta a diventare un appuntamento annuale fisso; l’ottenimento del Patrocinio da parte della Regione Siciliana sia per il Corteo che per la Sacra Rappresentazione.

“Siamo soddisfatti per i risultati ottenuti- ha detto il presidente dell’Associazione Culturale Santa Rita, Giuseppe Cassarino- e siamo già al lavoro per la prossima edizione. Ringraziamo tutti i partner che hanno sostenuto l’iniziativa, il sindaco Francesco Aiello e il senatore Salvo Sallemi, presenti alla Sacra Rappresentazione di sabato sera, e vi diamo appuntamento al prossimo anno”.

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