Presentati a Ragusa i solenni festeggiamenti in onore del compatrono San Giorgio martire

Corriere di Ragusa Attualità

Presentati a Ragusa i solenni festeggiamenti in onore del compatrono San Giorgio martire

RAGUSA – Tutto pronto per i solenni festeggiamenti in onore del glorioso compatrono di Ragusa, San Giorgio martire. Sabato mattina il programma delle celebrazioni, partito già domenica, è stato illustrato nel corso della tradizionale conferenza stampa tenutasi nel salone d’onore del circolo di conversazione in piazza Duomo. Erano presenti il parroco, il sacerdote Pietro Floridia, il sindaco, Peppe Cassì, e Stefano Avola in rappresentanza del comitato dei festeggiamenti. Inizialmente introduzione affidata a Domenico Arezzo in qualità di presidente del circolo che ha ringraziato il comitato per avere, da un decennio, scelto la suggestiva location per la presentazione delle iniziative riguardanti il santo martire.

Il parroco, nel rimarcare la soddisfazione per il riconoscimento “aeque principalis” che ha decretato l’ufficiale conferma del patronato nella città di Ragusa per San Giorgio martire, un motivo di gioia in più per festeggiare il megalomartire, ha elogiato i giovani che si impegnano non solo per la festa ma anche per tutto ciò che riguarda la parrocchia, animando un cammino di fede degno di considerazione. Tra le altre cose, padre Floridia ha illustrato una delle novità di quest’anno, vale a dire il videomapping in piazza Duomo, al rientro del simulacro e dell’Arca santa la domenica e prima dello spettacolo piromusicale, che sarà proiettato non più solo sul prospetto dell’edificio di culto ma anche su tutte le facciate dei palazzi barocchi che insistono nella stessa piazza.

Il sindaco Cassì ha focalizzato l’attenzione sul decreto del Vaticano che ha posto fine a tutte le potenziali controversie sull’annosa vicenda, dando il via a una nuova stagione di rappacificazione, con l’auspicio che la stessa possa diventare occasione di crescita sul piano della coesione sociale per tutto il territorio cittadino. Avola ha ringraziato il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, per l’impegno e il sostegno fornito, oltre che per la forte responsabilità assuntasi, in occasione di questa vicenda del riconoscimento del patronato. Ringraziamenti anche al sindaco per l’impegno, la vigilanza e il supporto fornito ai giovani e ai devoti di San Giorgio, impedendo che una parte della città si dividesse per questioni poco conducenti.

Il ringraziamento più importante, a nome del comitato, è stato rivolto al parroco, don Pietro Floridia, “per la forza, la tenacia e il coraggio che ci ha trasmesso e, soprattutto, per il cammino di fede che conduce da 37 anni a questa parte in questa parrocchia. E’ una persona – ha chiarito Avola – che non solo testimonia la propria perseveranza in materia di fede, ma ha dato e continua a dare tanto perché il suo impegno civico è degno di ammirazione”. Tra le altre cose, è stato comunicato che quest’anno non ci saranno i fuochi pirotecnici al passaggio del simulacro al Giardino ibleo. Piuttosto, qui, i fuochi pirotecnici saranno esplosi al rientro dei simulacri (San Giorgio e l’Arca santa), la domenica sera del 26 maggio, dopo il piromusicale.

Il comitato ha altresì ringraziato per il cruciale sostegno il Comune di Ragusa, il Libero consorzio comunale, l’on. Giorgio Assenza, il quale ha anche fatto sì che venisse erogato un contributo per il restauro dell’Arca santa, restauro che prenderà il via subito dopo i festeggiamenti, e l’on. Ignazio Abbate. “Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in Nome mio, accoglie me”. E’ il versetto del Vangelo di Matteo che caratterizzerà la giornata di domani. Alle 10 il suono a distesa delle campane annuncerà l’apertura dei festeggiamenti. Alle 10,30 ci sarà l’apertura della pesca di beneficenza presso l’ex chiesa di Sant’Antonino. Al Duomo, alle 11, la santa messa con prime comunioni. Alle 17,30 la tradizionale “cena”, con la vendita dei doni all’asta, in piazza Duomo. Alle 18 la recita del Rosario e alle 18,45 la celebrazione dei Vespri. Alle 19 la santa messa solenne.

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