La titolare di un ufficio postale privato tratteneva i soldi e non pagava i bollettini: condannata a 6 mesi, pena sospesa

Corriere di Ragusa Cronaca

La titolare di un ufficio postale privato tratteneva i soldi e non pagava i bollettini: condannata a 6 mesi, pena sospesa

CHIARAMONTE GULFI – 6 mesi di reclusione, pena sospesa: è la condanna a carico della titolare di un ufficio postale privato di Chiaramonte Gulfi, che doveva rispondere di appropriazione indebita. Secondo l’accusa, la donna incassava i soldi dei cittadini ma non pagava le bollette ai fornitori. Il risarcimento danni dovrà essere definito in sede civile ma, intanto, i clienti (tra le parti civili c’è anche Confconsumatori) dovranno ricevere, ciascuno, il rimborso delle spese legali. I fatti sono emersi nel 2018. Confconsumatori era stata ammessa quale parte civile nel procedimento penale dinanzi al tribunale di Ragusa. Ammesse come parti civili anche 5 utenti che si erano rivolti all’associazione ed altri clienti che si affidavano all’agenzia della donna per i pagamenti dei tributi comunali, bollettini dell’Agenzia delle entrate o dell’energia elettrica. Consegnavano i soldi, ma quei bollettini non venivano poi pagati. C’è chi aveva subito un danno per una cinquantina di euro, altri che sfioravano i 1.000 euro. Alla conclusione delle indagini, che hanno compreso un periodo tra il 2014 e la fine del 2017, la donna è finita a processo per appropriazione indebita nel luglio del 2019. Ora, 5 anni dopo, la sentenza di condanna di primo grado.

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