Ragusa dà l’addio al grande fotografo Giuseppe Leone: funerali in cattedrale e lutto cittadino

Corriere di Ragusa Attualità

Ragusa dà l’addio al grande fotografo Giuseppe Leone: funerali in cattedrale e lutto cittadino

RAGUSA – Saranno celebrati venerdì alle 15,30 nella cattedrale di San Giovanni Battista a Ragusa i funerali di Giuseppe Leone, il grande maestro della fotografia che si è spento mercoledì a 88 anni. L’Amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino. Numerosi i messaggi di cordoglio che continuano ad arrivare da tutte le parti d’Italia. Anche la Campania ricorda il maestro. Leone ha dedicato la propria vita alla fotografia, arrivando in Campania per 2 volte. È stato uno dei simboli della Sicilia attraverso la fotografia. Amico e compagno di viaggio di scrittori come Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino e Vincenzo Consolo, ha raccontato la bellezza in circa 70 pubblicazioni con le più importanti case editrici italiane.

Tra queste merita attenzione anche un volume dedicato alla Campania, prodotto dal Premio Penisola Sorrentina per un progetto speciale di Residenza artistica (diretta dal suo omonimo Peppe Leone, artista sannita) partita dal Museo Correale di Sorrento e snodatasi a Pompei, Napoli, Paestum, Salerno, Benevento, Buonalbergo, Teggiano e Procida, nell’anno della capitale italiana della cultura.
Dal volume, pubblicato da Plumelia Edizioni (prefazione di Concetto Prestifilippo e Mario Casillo) con il patrocinio della Regione Campania, è stata anche ricavata una piccola mostra, ospitata nelle sale dell’archivio della Fondazione Banco di Napoli tra paesaggi, luoghi nascosti e celebri monumenti sulle orme del Grand Tour. “Giuseppe Leone – commenta il direttore del Premio Penisola Sorrentina Mario Esposito – ha viaggiato nel mondo portando sempre con sé la macchina fotografica e la lanterna del mediterraneo. In questo periplo umano ed artistico anche la Campania trova luce e voce attraverso le sue pellicole immortali. Non lo dimenticheremo”.

La Sicilia “musa e casa” per Leone, il fotografo era noto soprattutto per aver raccontato i paesaggi e i costumi della Sicilia dagli anni 50 ai giorni nostri. Era appena stata inaugurata una sua mostra dedicata al mondo contadino allestita al museo di Palazzo Zacco, a Ragusa. Figlio dell’organista della cattedrale di Ragusa, Giuseppe Leone ad appena sei anni comincia a seguire il padre quando si celebrano i matrimoni. Nella grande chiesa barocca resta affascinato da quegli spettacoli straordinari. Il padre avrebbe voluto che anche lui facesse l’organista, ma il ragazzo vorrebbe fare il pittore, quando, vedendo all’opera il fotografo Antoci proprio durante una cerimonia nuziale, gli chiede se può andare da lui a bottega.

Comincia così, a 14 anni entra per la prima volta in una camera oscura. Quell’anno, il 1952, scatta già una delle sue fotografie più famose: il treno con la locomotiva a vapore che transita sul ponte sul torrente San Leonardo con Ragusa Ibla sullo sfondo. A 21 anni, acquistata la prima macchina fotografica a soffietto apre il suo studio dedicato soprattutto alla foto dei matrimoni, ma, al tempo stesso, continua un lavoro personale di testimonianza, di scavo, di indagine, al limite della vivisezione, del paesaggio siciliano che da allora non si è più interrotto.

Noto soprattutto per aver raccontato i paesaggi e i costumi della Sicilia dagli anni 50 ad oggi, ha pubblicato oltre 50 volumi con vari editori come Sellerio, Eri, Electa, Bompiani e realizzato mostre in Italia e all’estero. “In questo giorno triste – sottolinea il sindaco Peppe Cassì – Ragusa perde uno dei suoi più alti esponenti artistici. Peppino Leone non è stato solo un fotografo siciliano ma la Sicilia in fotografia.Le sue straordinarie amicizie letterarie, il suo impegno per raccontare luoghi e umanità degli Iblei, per valorizzare eccellenze come il Palazzo della Prefettura e al tempo stesso le nostre tradizioni più intime. Per anni il suo studio è stato una luce sempre accesa e sempre viva del nostro Centro storico; e proprio ieri abbiamo inaugurato una sala del nuovo Museo della Città a Palazzo Zacco con 30 sue fotografie di Ragusa”.

Anche il Senatore Salvo Sallemi di Fratelli d’Italia esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del fotografo ragusano Giuseppe Leone. “La caratura di Giuseppe Leone come artista è stata riconosciuta in tutto il mondo, con mostre e pubblicazioni che hanno celebrato la sua visione unica e la sua capacità di catturare la bellezza e la poesia della realtà che lo circondava. La sua fotografia ha saputo raccontare storie, emozioni e paesaggi, offrendo al mondo un’immagine autentica e vibrante della Sicilia e del suo territorio”, dice Sallemi.

“La scomparsa di Giuseppe Leone rappresenta una grave perdita per il mondo artistico, non solo per Ragusa ma per tutta la Sicilia. E’ stato un artista capace di raccontare l’isola e carpirne l’anima divenendone uno dei suoi più grandi ambasciatori culturali. L’opera di Leone – anche nell’ambito dell’attivismo culturale sviluppato in sinergia con i più grandi scrittori isolani che ha conosciuto e fotografato – continuerà a ispirare generazioni di amanti dell’arte”.

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