RAGUSA – La vittima ha riconosciuto l’aggressore che ha tentato di abusare di lei: è l’esito dell’incidente probatorio svoltosi in tribunale a Ragusa per cristallizzare la testimonianza della 16enne nordafricana vittima di tentata violenza sessuale il 24 gennaio scorso a Ragusa. La 16enne, in aula, ha incrociato lo sguardo dell’indagato, un 27enne di nazionalità albanese, confermando le accuse.
L’uomo era stato fermato dai carabinieri per il reato di violenza sessuale aggravata. Intanto il difensore ha presentato ricorso in Cassazione per chiedere la revoca della misura cautelare per mancanza di gravi indizi di colpevolezza dopo che il Riesame di Catania aveva respinto l’istanza. L’albanese si è sempre dichiarato estraneo ai fatti e finora non è stata identificata la donna che, secondo il racconto della vittima, ha evitato che la violenza sessuale si consumasse, facendo fuggire con le sue urla l’indagato, che si sarebbe denudato davanti alla 16enne, dopo averla tirata per lo zaino che teneva sulle spalle e facendola cadere a terra nei pressi della Villa Margherita.