E’ aumentata del 30% la tassa sui rifiuti a Comiso. Coro di proteste, l’opposizione insorge

Corriere di Ragusa Politica

E’ aumentata del 30% la tassa sui rifiuti a Comiso. Coro di proteste, l’opposizione insorge

COMISO – “Su proposta dell’Amministrazione Schembari la maggioranza di destra ha varato in consiglio comunale un aumento “monstre” della tassa sui rifiuti per i comisani. Le nuove tariffe infatti sono superiori alle precedenti del 29%, sforando del 20% per cento, ben un milione di euro, il limite massimo di incremento previsto dall’Arera, l’autorità di settore”. Lo denuncia il gruppo consiliare della Lista Spiga composto da Gaetano Gaglio ed Erica Adamo.

“I comisani – prosegue la nota – si vedranno recapitare bollette più pesanti a causa dell’aumento dei costi del servizio, per via dell’incremento di costo delle discariche e di maggiori costi anche nel servizio di raccolta riscontrati nell’anno 2022. Ci hanno spiegato che, in aggiunta, una quota del 14% di incremento è dovuta all’obbligo di inserire l’adeguamento all’inflazione. Peccato che abbiamo avuto modo di spiegare ai nostri amministratori ed ai colleghi che si sarebbe potuto operare in altri modi, inserendo un minimo di adeguamento all’inflazione subito e spalmando il resto negli anni successivi.
Peccato che si sarebbe potuto intervenire sul servizio per tempo cercando di ridurre i costi e dunque sterilizzando gli aumenti.

Peccato che lo stesso aumento avrebbe potuto essere modulato in modo da difendere i nuclei familiari più numerosi, le categorie sociali più a rischio, le aziende dei settori che tirano il carro dell’economia cittadina invece che colpire indistintamente e con la stessa intensità tutti. Peccato che ci si poteva e doveva impegnare di più invece che semplicemente alzare le tasse ed accettare, senza colpo ferire, che il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti costa oggi a Comiso oltre 7 milioni di euro.

Peccato che ci voglia ancora un po’ di tempo prima di poter cambiare il modo di gestire il problema, il modo di amministrare, il modo di condurre questa città. E peccato, beffa delle beffe – chiude la nota – che le tasse crescano con la medesima proporzione con cui crescono i rifiuti e la sporcizia nelle nostre strade nonostante l’impegno e l’efficienza della ditta e degli operatori del servizio”.

CORAGGIO COMISO: “I COMISANI NON VOLEVANO QUESTO”
“Era questo quello che i comisani volevano? Stentiamo a crederlo. Ma tant’è, adesso è tardi per le recriminazioni. Piuttosto, bisogna prendere atto di quello che sta accadendo per non sbagliare un’altra volta”. Lo dicono i consiglieri comunali di Coraggio Comiso, Salvo Liuzzo e Cristina Betta, dopo che, ieri sera, il Consiglio comunale ha votato a maggioranza l’incremento della percentuale Tari, portandola addirittura a superare il 28%, circostanza che fa della cittadina casmenea quella che incide di più, in provincia di Ragusa, sulle tasche dei cittadini per il costo di questo servizio. “Oltre al fatto di prendere, e con forza, le distanze da questa decisione – sottolineano Liuzzo e Betta – non possiamo fare a meno di sottolineare il dolo politico in quanto accaduto. Infatti, oltre al fatto che nulla del genere era stato annunciato nel programma elettorale dell’attuale sindaco Schembari, con buona pace della collettività che si sente presa in giro, è opportuno evidenziare che lo scorso anno, in piena campagna elettorale, proprio allo scopo di tenersi buoni chi poi avrebbe votato, nessun rialzo era stato determinato, salvo adesso, con la scelta di ieri, andare a predisporre un incremento maggiorato che ha tenuto conto, evidentemente, dell’innalzamento che si sarebbe dovuto effettuare allora.

Inoltre, l’ulteriore beffa è che, pur pagando a peso d’oro questo servizio, la città risulta essere sporca, evidentemente per le scelte improvvide dell’Amministrazione comunale che non riesce a gestire la cosa così come dovrebbe fare il buon padre di famiglia. Siamo preoccupati perché la situazione sta sfuggendo di mano al sindaco Schembari e ai suoi sodali e perché non si può continuare a premere in maniera così indiscriminata sulle tasche dei cittadini già alle prese con seri problemi economici. Davvero, il nome della nostra lista non poteva essere più azzeccato perché è l’esortazione che dobbiamo ripeterci sempre di più: Coraggio Comiso”.

IL PD NON CI STA. BELLASSAI: “CITTADINI TARTASSATI PER INCAPACITA’ POLITICA”
“L’amministrazione Schembari prosegue nelle politiche di rigidità e inasprimento della tassazione locale”. Lo denuncia il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Gigi Bellassai. “Giovedì, in aula – sottolinea Bellassai – la maggioranza di destra ha approvato l’incremento lineare medio del 28,44% della Tari, innalzando il limite dell’incremento tariffario previsto dall’Arera con indice 1.0 per il Comune di Comiso a 1.28. Un’altra stangata pesantissima ai danni della nostra comunità, già messa in ginocchio dal taglio dei servizi nonché dai costi degli stessi e dal loro aumento. Gli amministratori hanno occultato l’aumento del costo del servizio registrato nel 2022 durante la campagna elettorale, come noi avevamo segnalato l’anno scorso, approvandolo per il 2024”.

“Questo aumento – commenta Bellassai nella sua analisi – è il frutto di una incapacità politico-amministrativa nella governance del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti nella nostra città, portandolo ad un costo abnorme del servizio di 7 milioni di euro, oltre che al fallimento delle politiche regionali sui rifiuti. Tutto ciò nonostante l’impegno dei cittadini che hanno fatto sì che la raccolta differenziata risulti essere oltre il 70%. Cittadini che producono indici soddisfacenti per il gestore, per la gestione della Rd, per la preparazione al riciclo e per l’efficacia dell’avvio al riciclaggio delle frazioni soggette agli obblighi di responsabilità estesa al produttore. Il Comune, invece, non riesce a contenere i costi e scarica l’inefficienza delle politiche regionali e locali, con la città che appare sempre più sporca e trascurata. Per ridurre i costi era necessario: attivare la premialità economica dei cittadini virtuosi che effettuano la Rd in termini qualitativi e quantitativi; punire chi inquina con un severo controllo del territorio per prevenire le discariche abusive la cui bonifica costa oltre 500mila euro l’anno; promuovere l’economia circolare e il riuso. E, ancora, sensibilizzare le giovani generazioni e le famiglie alla riduzione degli imballaggi con la distribuzione, per esempio, delle borracce riutilizzabili per i 3000 alunni delle scuole. Occorre potenziare il servizio delle isole ecologiche, mettendo in campo ogni energia per la realizzazione dell’impianto di compostaggio nel bacino ibleo”.

“I risultati, invece – conclude Bellassai – sono sotto gli occhi di tutti, la Tari più alta della provincia iblea con il territorio invaso dai rifiuti in tutte le contrade e in quartieri, compreso il centro storico, facendo pagare il costo dell’inefficienza della governance del sistema integrato dei rifiuti ai comisani che differenziano e pagano le tasse. Noi, dal punto di vista politico, proseguiamo la nostra battaglia a tutela del territorio e per difendere gli interessi dei cittadini tartassati”.

Condividi questo