Tra i 30 giovani più talentuosi d’Europa nella lista U30 stilata da Forbes insieme al mitico Sinner c’è pure Valentina Dipietro di Ispica

Corriere di Ragusa Attualità

Tra i 30 giovani più talentuosi d’Europa nella lista U30 stilata da Forbes insieme al mitico Sinner c’è pure Valentina Dipietro di Ispica

ISPICA – C’è anche una ispicese tra i 30 giovani più talentuosi d’Europa nella realizzazione di prodotti e nella creazione di aziende ecosostenibili che riescono ad attirare investimenti milionari. In una delle prestigiose ed ambite liste 30 Under 30 Europe stilate da Forbes, la rivista internazionale che si occupa di affari, finanza e aziende, oltre al mitico Jannik Sinner (categoria Sports & Games) nella categoria Manufacturing & Industry c’è la ventinovenne Valentina Dipietro (nella foto). Ispicese doc (papà Giuseppe agronomo, mamma Rosacarmen insegnante di lingue) Valentina fu spinta nel Regno Unito dalla passione per il design tessile che per lei divenne ben presto un lavoro. Adesso vive a Chippenham col marito britannico David e il suo pallino per le start up. Lo racconta Gianni Stornello su La Sicilia.

Al punto che, grazie alla sua versatile capacità imprenditoriale, ne ha creata una biotecnologica al cento per cento, la Mykor, che ha come obiettivo la decarbonizzazione dell’industria delle costruzioni. Dal sodalizio con la cofondatrice Olivia Page (anche lei nella lista) è nato MykoFoam, un pannello isolante realizzato con materiale industriale riciclato e riciclabile a sua volta e micelio, l’apparato vegetativo dei funghi. La promessa di Mykor in termini di riduzione del consumo di materie prime e di risparmio energetico è stata talmente convincente che la start up ha già raccolto quasi due milioni di dollari. Nelle liste di Forbes l’Italia è il sesto paese più rappresentato, dopo Regno Unito, Germania, Francia, Spagna e Danimarca, e a pari merito con Belgio e Irlanda. Valentina Dipietro si distingue anche quale donna, visto che gli uomini nelle liste esercitano una presenza notevole pari al 62 per cento contro il 37 per cento delle donne. L’1 per cento si identifica come non binario.

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