Corriere di Ragusa Sicilia

Pensioni, diritto alla maggiorazione e recupero degli arretrati: ecco cosa fare e quali requisiti servono

Il “Bonus Milione”, introdotto dall’articolo 38 della legge 448/2001 (ex legge Berlusconi) a decorrere dal 1° gennaio 2002, rappresenta una misura di sostegno sociale fondamentale, specificamente progettata per gli ultrasettantenni pensionati che beneficiano dell’assegno sociale, oltre a ricevere altre prestazioni previdenziali o assistenziali il cui totale non raggiunge il corrispettivo di un milione di lire dell’epoca (circa 735 euro mensili oggi). Questo beneficio si rivolge a un vasto numero di beneficiari, focalizzandosi in particolare su coloro che percepiscono l’assegno sociale, comunemente noto come pensione senza contributi.

Nel 2024, il valore dell’aumento previsto dal “Bonus Milione” per pensioni, assegni sociali, e trattamenti per invalidi civili può raggiungere fino a 735 euro.

Per accedere a tale maggiorazione, il reddito annuo del richiedente non deve eccedere i 9.555,65 euro. Nel caso di beneficiari coniugati o uniti civilmente e non separati legalmente, il reddito familiare annuo non deve superare i 16.502,98 euro. È cruciale che entrambi i criteri siano soddisfatti, e che l’incremento sia calcolato in maniera tale da non oltrepassare i limiti di reddito stabiliti per ottenere il beneficio.

Nella determinazione dell’incremento al milione pari a 735 euro per l’anno 2024, come per altre maggiorazioni pensionistiche, è subordinato al possesso dei presupposti reddituali su indicati Si evidenzia che nella quantificazione del reddito sono esclusi i redditi derivanti dall’abitazione principale del pensionato o del coniuge, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento, l’importo aggiuntivo e i trattamenti di famiglia, in tal modo garantendo così l’integrità dell’aumento per coloro che ricevono esclusivamente l’assegno sociale, senza ulteriori entrate. Importante è notare che questo incremento non è soggetto a tassazione.

Un aspetto cruciale, evidenziato dagli avvocati Stefano Di Giacomo ed Antonino Di Giacomo dell’Unc di Modica, è la possibilità non solo di beneficiare dell’aumento dell’assegno sociale ma anche di richiedere i ratei arretrati, che potrebbero estendersi fino a un massimo di 10 anni, nei limiti della prescrizione. Questa opportunità apre la porta a un significativo recupero economico per i beneficiari aventi diritto, sottolineando l’importanza di un’accurata verifica delle proprie prestazioni previdenziali e assistenziali.

Per ulteriori chiarimenti ci si può rivolgere all’Unc Delegazione di Modica Via Sorda Sampieri, 27 -Avvocati Stefano e Antonino Di Giacomo 0932.1613917 cell. 3386925831

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