Corriere di Ragusa Nazionale

8 marzo: 10 milioni di donne lavorano, ma con un gap retributivo ancora evidente

Aumentano le donne al lavoro, che superano quota 10 milioni, ma colmare il gap retributivo e conciliare vita familiare e professionale restano traguardi in molti casi ancora troppo lontani. Anche quest’anno la fotografia dell’8 marzo è quella di una sfocata parità. Per oltre sei donne su 10 (63%) l’attuale livello di parità di genere è insufficiente. Peggiore il giudizio sulla parità di retribuzione rispetto agli uomini: per il 71% delle donne non c’è. A dirlo sono loro stesse nel report FragilItalia, elaborato da Area studi Legacoop e Ipsos, in occasione della Giornata internazionale della donna.

Una forbice ampia, che, per i soli dipendenti nel settore privato, in media è di 8.000 euro in un anno, ma che naturalmente cresce al crescere dell’età e della carriera. Secondo gli ultimi dati disponibili del relativo Osservatorio Inps, nel 2022 il gender pay gap risulta infatti di 7.922 euro. La retribuzione media annua per gli uomini si attesta a 26.227 euro contro i 18.305 euro delle donne. Sono loro che più spesso fanno part-time, e non sempre per scelta.

Ma è proprio sul fronte del lavoro che arriva un dato positivo: con oltre 10 milioni di occupate, a gennaio, l’occupazione femminile in Italia raggiunge livelli record, come segnala la Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, sulla base dei recenti dati Istat. A trainare la crescita sono le fasce d’età più adulte, in particolare le 55-64enni, che registrano un incremento di 284.000 occupate (+15,1%) tra il 2019 e il 2023. Altra protagonista di questo trend positivo è la componente giovanile: tra le 25-34enni, l’occupazione aumenta del 2,4%, mentre tra le under25 la crescita è del 6,6%.

Una crescita che però ancora non basta per scalare la classifica europea. In Italia il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro è al di sotto della media Ue: se fosse pareggiato, il Paese avrebbe 2,3 milioni di occupate in più, quindi un aumento del Pil, ma anche un aumento demografico, sottolinea Confcommercio che con il Gruppo terziario donna quest’anno celebra l’8 marzo con lo slogan «Ogni impresa femminile è un passo avanti verso l’uguaglianza». Nel commercio le imprese guidate da donne incidono per il 24% sul totale del settore.

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