Il Pd contro l’intitolazione del museo archeologico ibleo di Ragusa “Al fascista Biagio Pace”

Corriere di Ragusa Attualità

Il Pd contro l’intitolazione del museo archeologico ibleo di Ragusa “Al fascista Biagio Pace”

RAGUSA – “È davvero incredibile che a Palermo si decida per l’intitolazione del Museo archeologico ibleo di Ragusa a Biagio Pace senza informarne debitamente il territorio. La città di Ragusa, il sindaco Cassì in testa, deve ribellarsi e far pervenire alla giunta regionale e ai parlamentari di maggioranza la propria contrarietà”. Lo dichiara Peppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere comunale di Ragusa.

“Al di là dei meriti accademici e nel campo dell’archeologia – dice ancora Calabrese – come ha già evidenziato l’on. Dipasquale in una sua nota, Pace fu un fascista della prima ora, fu una camicia nera, parlamentare del Pnf per quattro legislature, volontario nella Guerra d’Etiopia, durante la seconda guerra mondiale fu sottotenente in Nord-Africa, fondatore del Msi, esponente della nobiltà agraria siciliana di cui difendeva gli interessi insieme all’amico Filippo Pennavaria.

Oggi, nel 2024, possono i meriti in particolari aspetti della vita di un uomo essere sufficienti a cancellare ciò che quell’uomo rappresenta rispetto alla pagina più buia della storia d’Italia? Comprendiamo (e non condividiamo, ovviamente) che l’on Giorgio Assenza, da esponente comisano di Fratelli d’Italia, partito erede di quel nazionalismo nostalgico di cui Pace fu eminente interprete, possa essere fautore di questa idea. Dobbiamo rilevare, comunque, che per quanto ne sappiamo il territorio è stato tenuto all’oscuro di tutto l’iter procedurale “avviato all’inizio di questa legislatura”, come sottolinea lo stesso Assenza in una sua nota. Se a questa intenzione fosse stata data la giusta pubblicità, sono certo che le voci contrarie si sarebbero sentite!”.

“Per questa ragione – conclude Calabrese – ho presentato un ordine del giorno che impegna l’amministrazione Cassì e il Consiglio comunale di Ragusa a prendere una posizione inequivocabile contro l’intitolazione e proponendo, invece, l’intitolazione ad Antonino Di Vita, chiaramontano, con una specchiata carriera accademica, creatore del Museo archeologico ibleo di Ragusa”.

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