POZZALLO – Oltre un centinaio di trattori sono partiti martedì mattina dalla zona artigianale di contrada Michelica a Modica e hanno raggiunto il porto di Pozzallo nell’ambito del corteo di protesta degli agricoltori per far valere le proprie ragioni ed evitare la morte di decine di aziende e la perdita consequenziale di centinaia di posti di lavoro. E’ stata avanzata anche la richiesta di un consiglio comunale aperto a Modica. Gli agricoltori chiedono a gran voce lo sgravio di spese e tasse, una barriera all’importazione di prodotti esteri che rovinano la concorrenza e un pagamento equo dei prodotti delle terra e del latte. A fronte di investimenti molto onerosi che hanno determinato un indebitamento con le banche per adeguarsi alle rigide normative europee, agricoltori ed allevatori si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano e tanti debiti sul groppone. Si guadagna molto meno di quanto di spende per la produzione: ad esempio un litro di latte costa 60 centesimi al litro al produttore, che se lo vede pagare 12 centesimi in meno. Senza contare l’aumento dei costi di gestione e altro ancora. Gli agricoltori chiedono dunque un maggiore impegno ed una più incisiva presenza al loro fianco agli esponenti politici, da qui anche la richiesta, come accennato, della convocazione di una seduta aperta del consiglio comunale di Modica.
