Corriere di Ragusa Attualità

Il territorio di Vittoria è devastato dalle discariche. L’appello di Fare Verde per una soluzione radicale

VITTORIA – Il territorio di Vittoria devastato dalle discariche abusive. L’allarme parte da Fare Verde, che, in una nota, lancia un appello ad un maggiore senso civico, evidenziando come “Semplicemente facendo un’uscita fuori città, a qualsiasi latitudine e longitudine del territorio comunale di Vittoria, il paesaggio è costellato da decine di micro e macro discariche abusive. Parliamo di discariche aziendali con materiale edile di ogni genere e tipo, di materiale agricolo, di spazzatura domestica e tanto altro con una profanazione dell’ambiente da parte di decine di cittadini barbari che con premeditazione e persistenza violano la legge dello stato e gli elementari principi di civiltà.

A nulla valgono le continue bonifiche – prosegue la nota – con spese ulteriori a carico di tutta la collettività, a nulla valgono le attuali campagne di sensibilizzazione o i controlli repressivi è evidente che la differenziata in città deve necessariamente migliorare, cosi non funziona. Non possiamo accettare questo stato di fatto senza non dover cercare altre immediate soluzioni.

La soglia dell’indignazione su questo tappeto di rifiuti che vergognosamente decora le nostre campagne deve alzarsi vigoroso e partecipato da tutti quelli chi hanno a cuore questa città, non può essere la normalità questo degrado e non prevalga rassegnazione e assuefazione. Fare Verde lancia un appello accorato, ai cittadini che rivedano i propri comportamenti, ai nostri amministratori che non sottovalutino la grave problematica di inciviltà diffusa, tolleranza zero.

Necessitano campagne massicce di educazione ambientale, indispensabile una tariffazione puntuale sulla tassa dei rifiuti che premi chi differenzia correttamente e bollare severamente in modo incondizionato qualunque comportamento anche minimo di coloro che – conclude la nota – continuano selvaggiamente ad insudiciare la nostra città ed il nostro futuro”.

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