Costo del conto corrente: per gestire i propri risparmi servono dai 125 ai 200 euro l’anno

Corriere di Ragusa Nazionale

Costo del conto corrente: per gestire i propri risparmi servono dai 125 ai 200 euro l’anno

Nel confronto tra gennaio 2023 e gennaio 2024, una indagine dell’osservatorio confronta conti ha rilevato un aumento del +5,5% del canone annuo dei conti correnti per i consumatori. In media, la spesa per il mantenimento del conto sfiora i 45 euro all’anno. L’aumento è più significativo per le banche tradizionali, con un canone che sfiora i 60 euro all’anno, registrando una crescita del +7,2% su base annua. Molto più accessibili i conti online: il canone è in leggero calo (-1,6%) con una media di circa 29 euro.

Da segnalare anche una riduzione del costo della carta di credito, pari, in media, a 32,34 euro all’anno (sono considerate le carte “entry level”, in genere chiamate Classic). Il calo è del -4,7%. Con le banche online diventa sempre più conveniente accedere a una carta di credito: il canone annuo è di poco più di 18 euro, con un calo del -15% rispetto alle rilevazioni precedenti.

Per quanto riguarda la carta di debito, invece, si registra un aumento del costo annuo (pari a 4,25 euro) con molti istituti che hanno introdotto un canone per il mantenimento della carta, in passato quasi sempre inclusa a costo zero per i clienti. Aumentano (+4,6%) le commissioni per il prelievo da altra banca, pari, in media, a 1,63 euro per operazione (in alcuni casi, la commissione è azzerabile superando un certo importo o sono inclusi alcuni prelievi gratuiti).

L’aumento è legato esclusivamente ai conti online per cui la commissione media (pari a 1,37 euro per transazione) è cresciuta del +10% rispetto allo scorso anno. In calo, invece, la commissione per il prelievo richiesta dalle banche tradizionali. In media, il prelievo da uno sportello automatico di un altro istituto è pari a 1,93 euro (-2,5%). Da segnalare anche un aumento dei costi delle operazioni allo sportello (+8% per il prelievo e +6% per i bonifici).

La spesa effettiva da sostenere per il conto corrente è legata strettamente all’utilizzo. Per questo motivo, l’indagine ha definito tre profili di cliente tipo (Single, Coppia e Famiglia) oltre a tre modalità di utilizzo del conto (online, misto e No Internet). Considerando la media di tutte le combinazioni di tipo di conto, tipo di cliente e tipo di utilizzo, si registra una spesa annuale di 134 euro, in leggera crescita (+2,4%) rispetto allo scorso anno.

Con le banche tradizionali, invece, la spesa annuale è pari, in media, a 161 euro, con un incremento leggermente superiore (+3,3%). L’aumento è più significativo (+6%) per i risparmiatori che adottano un utilizzo “solo online” del conto aperto con una banca tradizionale. In questo caso, l’esborso annuale medio è di 125 euro.

Aumenti minimi (+1,3%) per l’utilizzo “No Internet” di un conto corrente con una banca tradizionale che, in ogni caso, resta lo scenario d’uso più costoso, con una media di 200 euro all’anno. Per la Famiglia si registra la spesa più elevata con una media di oltre 225 euro all’anno. Con un utilizzo misto, invece, la spesa annuale è di 158 euro, con un incremento del +3,9%.

Per abbattere le spese è possibile affidarsi ai conti delle banche online. In questo caso, la spesa media cala fino a 51 euro all’anno. Nel confronto con i dati dello scorso anno si registra una riduzione della spesa del -5,6%. Rispetto alla media di tutti i casi considerati, con un conto online è possibile risparmiare circa il 60% sulla spesa annuale per il conto. Il calo registrato dai conti online è generalizzato e riguarda tutti e tre i profili di consumatore. Per una Famiglia si registra una spesa di 57 euro all’anno, pari a un quarto della spesa che la stessa tipologia di consumatore registra con un conto tradizionale e un uso “No Internet”.

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