Conferenza di servizi in Prefettura contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti. E a Scicli si marca male

Corriere di Ragusa Attualità

Conferenza di servizi in Prefettura contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti. E a Scicli si marca male

RAGUSA – Implementare i servizi per favorire un miglior conferimento dei rifiuti, con incentivi ai cittadini virtuosi, e contestuale mano pesante verso gli incivili; monitoraggio costante dell’abbandono dei rifiuti, specie quelli agricoli che creano grave nocumento al territorio e sanzioni per i trasgressori, nell’ambito di un coordinamento sinergico tra tutti i 12 comuni iblei, la Prefettura e le forze dell’ordine: sono questi i punti cardine di cui si è discusso martedì mattina in Prefettura a Ragusa nell’ambito della conferenza di servizi sull’abbandono indiscriminato dei rifiuti, piaga costante che affligge tutto il territorio ibleo.

E’ stato evidenziato che la strada tracciata finora è quella giusta, e i risultati si vedono. La maggior parte dei comuni iblei è in linea con gli standard della raccolta differenziata e il trend è perlopiù positivo. Situazione un po’ più critica al momento a Scicli, ma si stanno adottando i correttivi per sensibilizzare i cittadini ad una raccolta differenziata più attenta. Sono circa 500 i bollini rossi applicati sui sacchi dell’indifferenziato di venerdì scorso da parte dei netturbini della ditta Impregico all’indirizzo di utenze domestiche e, in taluni casi, di locali che somministrano alimenti, ricadenti nel territorio di Scicli.

Il bollino rosso è un avviso bonario, privo di sanzione, con cui la ditta appaltatrice avvisa i cittadini che non hanno fatto una buona raccolta differenziata. Il problema è dovuto a un errore che viene commesso in assoluta buonafede e che va corretto con una informazione capillare. Dalla prossima settimana gli agenti della polizia locale, accompagnati dagli operatori della ditta Impregico, controlleranno i sacchi non ritirati contrassegnati dal bollino rosso e procederanno ad elevare contravvenzioni. L’invito ai cittadini è dunque quello a collaborare.

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