Corriere di Ragusa Sport: Calcio

Frigintini pareggia 0-0 sul campo del Megara

MEGARA AUGUSTA – FRIGINTINI 0 – 0
MEGARA AUGUSTA: Incatasciato, C. Carpinteri, Amara, Linares, Luce, Guarnera, Cracchiolo (12’ st. La Ferla), Lanza, Casagrande (12’ st. Di Grande), Fichera, S. Carpinteri. All. Giuseppe Zarbano
FRIGINTINI: Gianchino, Wally, Pricone, Buscema (43’ st. Avola, 47’ Scarso), Pianese, Ravalli, Sangiorgio, Fusca, Barresi (24’ st. D. Calabrese), Noukri, Sella (24’ st. Gambuzza). All. Samuele Buoncompagni
Arbitro: Daniele Parisi sez Aia di Acireale; Assistenti: Marco Ferrazzi (RG) e Pablo Vasques (Sr)

Prestazione di altri tempi per i rossoblù del Frigintini calcio Città di Modica, che, sul terreno di gioco del Megara Augusta, ottengono un pareggio che poteva essere anche una vittoria. Per un gol annullato a Sangiorgio per fuori gioco che in molti avevano giudicato in posizione regolare. Comunque un pareggio che interrompe la striscia di prestazioni e risultati deludenti anche se il punto difficilmente potrà servire per rientrare nella zona playoff. E’ vero che mancano ancora 7 giorni alla conclusione della stagione regolare, ma un eventuale quinto posto non servirebbe considerato il distacco dalla seconda che sarebbe sicuramente oltre i 10 punti.

Il pareggio con il Megara serve, tuttavia, per risollevare il morale e contribuire al rilancio per il finale di stagione; che serve più di tutti per la reputazione dei calciatori in forza all’undici di Samuele Buoncompagni. La buona prova di Augusta potrebbe contribuire, allora, a lasciarsi alle spalle il periodo negativo, con il tecnico rossoblù che spera di recuperare e avere tutti nel pieno delle loro potenzialità per dire la loro nelle prossime gare.

Dalla prossima gara i rossoblù, dopo 2 partite in campo esterno consecutive, ritorneranno al Vincenzo Barone per affrontare il derby con lo Scicli. In evidenza fra i rossoblù la ritrovata compattezza della retroguardia che ha concesso solo una palla gol ai padroni di casa, ma nell’occasione è stato attento Gianchino a deviare in angolo il pallone calciato dal limite dell’area di rigore. Quindi una palla gol per parte e poi difese attente con un predominio territoriale dei rossoblù che hanno ritrovato compattezza anche nella zona nevralgica del terreno di gioco e dettato leggi a centrocampo.

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