Pino Drago si è insediato da nuovo commissario dell’Asp di Ragusa. Il sindaco di Pozzallo: “Inopportuno”

Corriere di Ragusa Attualità

Pino Drago si è insediato da nuovo commissario dell’Asp di Ragusa. Il sindaco di Pozzallo: “Inopportuno”

RAGUSA – Si è insediato nella sede dell’Asp di piazza Igea a Ragusa il nuovo manager Giuseppe Drago, detto Pino, 65 anni. E’ lui il nuovo commissario straordinario nominato, previo decreto, dall’assessorato regionale alla salute. Drago, reduce dall’incarico di direttore sanitario degli ospedali riuniti di Vittoria Comiso, è già stato direttore sanitario aziendale dal primo gennaio 2015 al 28 febbraio 2018. Giovedì mattina è avvenuto il passaggio di consegne con Fabrizio Russo, il cui mandato commissariale si è concluso dopo 13 mesi. Contestualmente alla nomina del nuovo commissario, per ragioni di continuità tecnico gestionale e nelle more del perfezionamento della procedura di nomina dei direttori generali, permangono nelle rispettive funzioni il direttore sanitario Raffaele Elia e il direttore amministrativo Salvatore Torrisi. Tra le problematiche più incombenti per Drago il sovraffollamento dei pronto soccorso e la riduzione delle liste d’attesa.

PER IL SINDACO DI POZZALLO AMMATUNA “UNA NOMINA INOPPORTUNA”
“La nomina di Giuseppe Drago a Commissario straordinario dell’Asp di Ragusa non può non suscitare sorpresa e sconcerto”: lo dice il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, sottolineando che “Drago è stato uno dei protagonisti di una delle stagioni più buie e scandalose della sanità in provincia di Ragusa degli ultimi decenni. Drago – aggiunge Ammatuna – fu stretto collaboratore dell’allora direttore generale dell’Asp Maurizio Aricò che provocò tante proteste per la sua pessima gestione e per tale motivo, alla fine del giugno del 2017, fu tra i direttori generali che non furono confermati nella stessa sede come commissari straordinari delle Asp siciliane.

Inoltre Drago – prosegue il sindaco di Pozzallo – è imputato in un importante processo per reati di non poco conto, nella sua allora funzione di direttore sanitario aziendale insieme ad Aricò ed altri. Anche l’Asp, che egli stesso è stato ora nominato a gestire, si è costituita parte civile nel processo e quindi il dottor Drago è incredibilmente parte e controparte nelle aule giudiziarie. Sia chiaro, il processo è ancora in corso e non ci sono a tutt’oggi sentenze, e quindi né assolti e nemmeno colpevoli, ecco perché occorreva ed occorre aspettare la fine dell’iter processuale. La grave situazione sanitaria della provincia di Ragusa presupponeva maggiore cautela, equilibrio e senso di responsabilità. Una scelta eticamente pessima – conclude dunque Ammatuna – del tutto inopportuna e poco rispettosa nei confronti di tutta la comunità iblea”.

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