E’ doloso l’incendio che ha inghiottito il Lido Sud a Marina di Modica: area sequestrata nell’ambito delle indagini della polizia

Corriere di Ragusa Cronaca

E’ doloso l’incendio che ha inghiottito il Lido Sud a Marina di Modica: area sequestrata nell’ambito delle indagini della polizia

MODICA – E’ doloso l’incendio che ha inghiottito il Lido Sud a Marina di Modica la scorsa notte. Non a caso è stata posta sotto sequestro l’area dove operava lo chalet. Tecnicamente, il sequestro serve per consentire ulteriori accertamenti da parte della polizia scientifica e per completare l’opera dei tecnici dei vigili del fuoco. Sul piano investigativo si sta cercando di comprendere come siano potuti andare a fuoco i 3 diversi blocchi del locale. Per questo la pista del dolo è quella predominante, unitamente alla circostanza che un paio di telecamere di videosorveglianza fossero state spostate nei giorni scorsi, gesto che lo stesso titolare aveva attribuito all’azione del vento, mentre invece, a questo punto, appare un gesto intenzionale per evitare che chi ha appiccato le fiamme potesse essere ripreso.

L’INCENDIO NELLA NOTTE HA DISTRUTTO TUTTO QUANTO
Le fiamme la scorsa notte hanno completamente distrutto quello che per tanti anni è stato un simbolo di estate per tantissimi modicani. Erano da poco passate le 3 quando la luce intensa del fuoco ha rischiarato la notte della frazione modicana, allarmando i residenti, che hanno subito lanciato l’allarme. L’incendio del Lido Sud si verifica nel decimo anniversario del rogo che nell’estate 2014 distrusse un altro ritrovo estivo, l’Itaparica.

DURANTE L’INCENDIO E’ SCOPPIATA ANCHE UNA BOMBOLA GPL
Tornando all’incendio del Lido Sud, dopo l’allarme è giunta una squadra operativa dei vigili del fuoco del distaccamento di Modica e personale con autobotte dalla sede centrale di Ragusa. I pompieri hanno immediatamente spento il rogo, ma la struttura, completamente di legno è andata comunque distrutta. Durante i concitati momenti è anche esplosa una bombola gpl dai locali della cucina. Nessuno è rimasto ferito.

LA STORIA DEL LIDO SUD
Il Lido Sud fu creato circa un ventennio fa: titolare dalla struttura, nonché progettista ed ideatore, fu Giuseppe Cicero, di Ispica, ristoratore da oltre 20 anni, con socio il modicano Franco Bellia. In origine il locale venne chiamato “Q c’è c’è”. Poi venne ceduto al signor Stefano Magro e al suo socio Gianni Prestia, i quali cambiarono il nome originario con quello attuale “Sud”. Magro cedette infine le sue quote a Prestia, che divenne dunque l’unico proprietario del Lido Sud, una delle strutture ricettive simbolo di Marina di Modica che adesso non esiste più.

LA STRUTTURA RICETTIVA APPARTENEVA ANCORA A GIANNI PRESTIA
Il lido non aveva ancora cambiato proprietà e apparteneva a Gianni Prestia, che la scorsa notte è stato svegliato dal crepitio delle fiamme nel locale adiacente allo chalet dove di solito dormiva. Il gruppo di imprenditori che avevano versato il mese scorso una caparra per dare il via a un contratto di affitto triennale, con opzione di riscatto per l’acquisto, non era ancora entrato nella gestione e nella titolarità del lido balneare.

L’ASSOCIAZIONE TURISTICA BALNEARE SICILIANA CHIEDE UN VERTICE AL PREFETTO
Intanto l’Associazione Turistica Balneare Siciliana, come si legge nella nota a firma del presidente Antonello Firullo, “Nel tutelare gli interessi dei propri associati e dei concessionari balneari della Sicilia, con la presente, a seguito dell’incendio doloso subito dal nostro collega e associato Prestia, titolare dello stabilimento balneare Lido Sud di Marina di Modica, preoccupati che questa azione possa essere il tentativo premeditato per colpire la nostra categoria e dare un segno di sottomissione e di intimidazione nei confronti di chi lavora onestamente e garantisce servizi, alla luce di quanto sopra – chiude la nota – si chiede un incontro urgente in prefettura a Ragusa”.

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