Mea culpa di Cassì sui metodi di reclutamento del personale di Iblea Acque Spa: “Avrei dovuto accorgermi che qualcosa non andava”

Corriere di Ragusa Attualità

Mea culpa di Cassì sui metodi di reclutamento del personale di Iblea Acque Spa: “Avrei dovuto accorgermi che qualcosa non andava”

RAGUSA – Il sindaco di Ragusa Peppe Cassì fa mea culpa sulla vicenda Iblea Acque Spa relativa agli avvisi pubblicati dalla società per il reclutamento del personale, ritenuti dall’opposizione eccessivamente limitativi, impedendo la più ampia partecipazione di potenziali candidati. Il Comitato sul controllo analogo dei sindaci, che ha l’onere di controllare le attività di gestione della società, ha effettivamente riconosciuto come fosse opportuno eliminare alcuni requisiti di partecipazione ai bandi e ha dato indicazioni all’amministratore unico della società di rettificare gli avvisi, estendendo il termine per la presentazione delle domande. “In qualità di presidente del comitato dei sindaci – dice Cassì – avrei dovuto accorgermi io stesso del potenziale vulnus degli avvisi prima della loro pubblicazione: ho quindi commesso un errore, che non esito a riconoscere, come altre volte ho fatto in passato”.

“L’amministratore unico, cui abbiamo affidato unanimemente il compito di strutturare la società – conclude il primo cittadino di Ragusa – gode della fiducia di tutti i sindaci, in modo trasversale, qualsiasi sia la sensibilità o la connotazione politica di ciascuno, e ciò a prescindere dalle correzioni alle procedure proposte nell’esercizio di un potere dovere di controllo che è garanzia di buon funzionamento e di corretta gestione”.

Per quanto riguarda modifica ed integrazione degli schemi di bando, ccco i punti principali: per il reclutamento di 2 dirigenti, non fissare requisiti aggiuntivi rispetto all’esercizio comprovato della funzione di dirigente; per i candidati che hanno svolto mansioni di funzionario-quadro, richiedere il requisito della abilitazione professionale, senza limite temporale minimo;

per il reclutamento di 4 funzionari: prevedere il requisito della abilitazione professionale senza limite temporale minimo;

sostituire le denominazioni delle lauree richieste con quelle rispondenti alle classi attualmente vigenti, facendo valere le equipollenze;

prevedere uno spostamento di 30 gg. decorrenti dalla data di pubblicazione degli avvisi rivisti, della scadenza dei termini per la presentazione delle istanze di partecipazione;

nelle more dell’espletamento delle citate procedure, avviare i procedimenti per i concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato.

Lodevole la presa di posizione di Cassì, che ci ha messo la faccia. Ma non sarebbe molto meglio se certe situazioni non si verificassero affatto?

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