Un centro commerciale per il settore moda, abbigliamento e artigianato: progetto di riqualificazione del Palazzo Ina a Ragusa

Corriere di Ragusa Attualità

Un centro commerciale per il settore moda, abbigliamento e artigianato: progetto di riqualificazione del Palazzo Ina a Ragusa

RAGUSA – “Un piano d’intervento per riqualificare palazzo Ina in piazza San Giovanni a Ragusa. Un centro commerciale da dedicare solo al settore moda, abbigliamento e artigianato con marchi prestigiosi. La proposta, articolata su più punti, potrebbe rigenerare una parte della città che, da anni, versa in condizioni di degrado”: lo afferma Confimprese in una nota.

“Certamente il futuro di palazzo Ina potrebbe essere ben altro -spiega Peppe Occhipinti, presidente territoriale di Confimprese iblea – non più presidio della polizia locale con una parte dedicata alla sede distaccata del tribunale ma un centro d’interesse con botteghe d’abbigliamento di alta moda. Siamo consapevoli di una svolta necessaria per questa parte della città per restituire il ruolo di centralità che merita”. Un bando di gara con una proposta progettuale ben articolata. Da un trentennio si parla di un progressivo abbandono del centro storico, di chiusura di decine di attività commerciali anche storiche – aggiunge il presidente territoriale di Confimprese – serve un’azione drastica con un intervento di ristrutturazione su più livelli

Conservare il centro storico significa riconoscere l’importanza della trasmissione alle generazioni future del significato e del valore del nostro patrimonio culturale. Successivamente si può pensare all’attuazione di un processo di urbanizzazione che garantisca la possibilità di vivere il centro storico della nostra città in modo attivo e collettivo”. Iil presidente provinciale di Confimprese, Pippo Occhipinti, parla di una rigenerazione urbana e culturale di Ragusa.

“Per affrontare le nuove esigenze è necessario un approccio multidisciplinare – aggiunge il presidente provinciale – inneggiare al ritorno al passato, pensare di arrestare i processi di cambiamento è fuorviante nonché impossibile: serve occuparsi delle contingenze del presente e al contempo chiedersi quale sarà il centro storico del domani. Il pieno recupero di Palazzo Ina, in piazza San Giovanni – conclude – è il primo importante tassello”.

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