Nodo turismo a Ragusa, il sindaco incontra gli operatori. Fratelli d’Italia all’attacco: “6 anni di vuoto assoluto con Cassì”

Corriere di Ragusa Attualità

Nodo turismo a Ragusa, il sindaco incontra gli operatori. Fratelli d’Italia all’attacco: “6 anni di vuoto assoluto con Cassì”

RAGUSA – La vicenda sull’effettivo andamento del settore turistico e Ragusa e Marina, ma non solo, e le idee in termini di organizzazione e progettualità per l’immediato futuro al centro dell’incontro tra il sindaco Peppe Cassì e gli operatori del settore turistico, alcuni dei quali si sono detti molto scettici sull’effettiva attuazione in tempi rapidi di quanto promesso dallo stesso primo cittadino. Il nodo sta in prevalenza sulla questione viabilità, sul potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico, sull’atavica carenza di organico della polizia locale.

Cassì ha parlato, tra le altre cose, di nuovi 5.000 posti letto dislocati a ridosso del centro urbano di Marina, con il contestuale obiettivo di migliorare gli aspetti relativi al decoro, ai dehors e alla pulizia costante delle aree. Il sindaco ha anche plaudito al finanziamento regionale che consentirà al comune di acquisire Villa Ottaviano, per trasformarla in sede comunale, e della nuova linea diretta con Malta tramite catamarano dal porto turistico di Marina.

Non sono così ottimisti invece dalle parti di Fratelli d’Italia. “Sono passati quasi 6 anni dall’insediamento del sindaco Cassì e, in materia di turismo – si legge in una nota – il primo cittadino continua a chiedere tempo per una valutazione sul suo operato e sulle strategie messe in campo. Nel frattempo, dal 2018 ad oggi, abbiamo assistito passivamente alla chiusura di due importantissime infrastrutture turistiche site sul territorio di Ragusa quali il Donnafugata Resort e il Club Med con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro e di un indotto economico di decine di milioni di euro.

Senza contare il calo inesorabile delle somme incassate attraverso la tassa di soggiorno nonostante l’aumento del 50% dell’aliquota, il lavoro di recupero delle somme non versate da parte degli uffici e l’estensione dell’imposta anche agli ospiti delle locazioni turistiche. E poi ancora – prosegue la nota di Fratelli d’Italia – un dispendioso Piano strategico del turismo rimasto ancora su carta a fronte di un gran numero di promesse che hanno ben poco di concreto”. Secondo il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Ragusa Luca Poidomani (nella foto in alto), “I dati forniti, frutto di un raffronto tra i numeri del Touristat relativi alle presenze del 2019 con quelli dell’anno appena trascorso, sono apparsi subito privi di un qualsiasi fondamento scientifico, in quanto il Touristat è entrato pienamente a regime solo a partire dal 2023. Pertanto, un primo rilievo è che od oggi non si ha una visione reale, attuale e rigorosa dell’andamento dei flussi turistici.

Sorge spontaneo, allora, chiedersi, data questa fondamentale carenza, come sia stato possibile costruire un Piano strategico del turismo che non parta da una esatta e scientifica conoscenza di tali dati; e, conseguentemente, se abbia un senso la “messa a terra” del suddetto piano che i nuovi esperti del sindaco dovrebbero realizzare”.

“Una seconda riflessione – continua il coordinatore cittadino di FdI – riguarda gli effetti potenziali di certe affermazioni: sostenere, come ha fatto diciamo con superficialità Cassì, che i flussi turistici siano in linea con quelli prepandemia nonostante la chiusura del Club Med, vuol dire creare un falso affidamento da parte dei cittadini e delle aziende i quali potrebbero, sulla base delle informazioni ricevute, decidere di mettersi in gioco ed investire nel settore turistico senza poi ottenere i risultati preventivati nei loro business plan. Una terza ed ultima riflessione riguarda l’assoluta mancanza di concretezza programmatica che parte, come evidenziato, dalla fallace analisi dei dati e che si concretizza in un errato approccio metodologico frutto di una confusionaria commistione tra obiettivi cui deve mirare la Pubblica amministrazione con quelli cui devono mirare i privati, e, nell’ambito più strettamente pubblico, da una ancora più confusionaria commistione degli obiettivi che un Comune può cercare di raggiungere con le sue competenze e le sue risorse con quelli di pertinenza di altri enti territoriali.

Ad oggi l’operato di Cassì in materia di turismo è fallimentare e dimostra quanto sia stata inadeguata e infausta per la nostra città la scelta di mantenere per sé tale delega. Il turismo è un settore chiave per lo sviluppo economico della nostra città, in esso tanti concittadini ripongono le loro speranze. Non è ammissibile che il sindaco perseveri in azioni che non stanno portando a nulla di buono. D’altro canto, a testimonianza di ciò, l’incontro avviato con gli operatori del settore – conclude Poidomani – ha ancora una volta messo in luce il senso del vuoto totale su cui si è viaggiato, visto che non c’è stata e non c’è alcuna programmazione, e piuttosto si cerca di carpire queste idee dagli stessi operatori”.

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