La questione delle antenne 5G a Modica approda in consiglio comunale. Intanto partono i lavori anche a Quartarella

Corriere di Ragusa Attualità

La questione delle antenne 5G a Modica approda in consiglio comunale. Intanto partono i lavori anche a Quartarella

MODICA – Mercoledì la seduta del consiglio comunale tratterà della questione delle antenne 5G, in riferimento ai lavori già avviati in via Peppino Impastato e al Polo Commerciale, e al momento sospesi, e alle altre 12 in fase di realizzazione. A questo proposito sono già stati avviati i lavori di realizzazione di una ulteriore antenna 5G alta 34 metri in contrada Quartarella, con i residenti, che, anche in questo caso, sono sul piede di guerra.

Nella seduta del consiglio si discuterà della possibilità di sospendere tutti i lavori in autotutela per almeno 4 mesi, in attesa di individuare nuove aree di proprietà del comune e che lo stesso ente metterebbe a disposizione delle aziende a titolo gratuito, quindi senza il pagamento di nessun canone di affitto. Si tratterebbe di aree a basso impatto ambientale e non densamente abitate, come si legge nella mozione del consigliere comunale Rita Floridia e che dovrebbe essere approvata a maggioranza dalla civica assise, ma finora non è stato specificato dove si trovino e si tratti di soluzione praticabili e confacenti alle esigenze dell’azienda, dal momento che le antenne devono essere ubicate in zone strategiche per consentire che possano “vedersi” e comunicare tra loro.

Nella videoconferenza tra il sindaco Maria Monisteri e i gestori dell’azienda che si occupa dell’implementazione dei sistemi di telecomunicazione a Modica (nella foto in alto) lo stesso primo cittadino aveva rappresentato i dubbi di carattere sociale che l’installazione delle antenne stanno provocando tra i residenti. La ditta si era presa una settimana di tempo per rivalutare i progetti in corso e i lavori già avviati. Le antenne dovrebbero sorgere all’Idria, a Maganuco, nella già citata zona di Quartarella e principalmente in altre zone periferiche del territorio. Poi ci sono, come accennato, i 2 casi di via Peppino Impastato e del Polo Commerciale, con i lavori sospesi per le proteste dei residenti. Proprio i residenti della zona di piazzale Bruno si sono riuniti in comitato, avviando una raccolta di firme contro l’antenna 5G i cui lavori erano cominciati a ridosso di un bombolone del gas.

Dunque, riassumendo, ora ci sono 2 casi irrisolti di antenne 5G che i residenti non vogliono: una in via Peppino Impastato, con i lavori al momento sospesi, e l’altra al Polo Commerciale, oltre alle restanti 12, di cui 6 già autorizzate. Si riuscirà a trovare il bandolo della matassa nel corso della seduta di mercoledì del consiglio comunale? Intanto un primo passo sarebbe dato dall’auspicata approvazione della mozione del consigliere comunale Rita Floridia, che consentirebbe di guadagnare ulteriore tempo per tentare di risolvere in maniera definitiva la complessa questione, senza scontentare nessuno.

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