E’ morto il pitbull bruciato vivo a Palermo: fiaccolata in suo ricordo e contro la violenza sugli animali. Petizione online degli animalisti

Corriere di Ragusa Sicilia

E’ morto il pitbull bruciato vivo a Palermo: fiaccolata in suo ricordo e contro la violenza sugli animali. Petizione online degli animalisti

PALERMO – A poche ore dal suo lancio, sono già 1.172 le firme raccolte sulla petizione “Giustizia per il cane bruciato vivo a Palermo”, lanciata dall’Associazione “Uniti per salvarli Odv” su Change.org. Intanto il cane non ce l’ha fatta: è morto nella clinica veterinaria dove lo stavano curando per ridurre le ustioni sull’80% del corpo. Il cane, anche se ha lottato fino all’ultimo, è morto a causa della gravità delle ustioni. Una fiaccolata in suo ricordo e contro la violenza sugli animali è stata organizzata a Palermo.

“Siamo profondamente sconvolti e indignati di fronte all’atroce atto di crudeltà perpetrato contro un innocente Pitbull nella zona di via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato a Palermo. Chiediamo la tua partecipazione attiva firmando questa petizione per sostenere la ricerca di giustizia per questa vittima innocente”, si legge nel testo. “Sollecitiamo il governo a rivedere e potenziare il codice penale in materia di reati contro gli animali”, è la richiesta degli autori della petizione. “È fondamentale che la legge rifletta la gravità di tali crimini e che vengano implementate pene severe per coloro che commettono atti di crudeltà verso gli animali”, spiegano.

“Come puoi aiutare: firma questa petizione per dimostrare il tuo sostegno a una legislazione più severa contro la crudeltà verso gli animali. La tua firma rappresenta una voce collettiva che chiede giustizia e protezione per gli animali vulnerabili. Il nostro obiettivo: raccogliere un numero significativo di firme per portare questa petizione all’attenzione delle autorità competenti, affinché si adottino misure concrete contro la crudeltà verso gli animali e si garantisca che giustizia sia fatta per il cane maltrattato a Palermo”. L’animale è stato legato e bruciato vivo ad un palo in centro, in via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato, da un soggetto senza scrupoli. Un’altra petizione è stata avviata da una privata cittadina con 37.000 firme raccolte in 48 ore.

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