I dati dell’osservatorio sul turismo: Marina di Ragusa meta preferita del 51% di turisti italiani

Corriere di Ragusa Economia

I dati dell’osservatorio sul turismo: Marina di Ragusa meta preferita del 51% di turisti italiani

RAGUSA – La riunione di giovedì dell’Osservatorio sul turismo (nella foto in alto) convocato per fare il punto sull’attuazione della strategia turistica in corso, è stata l’occasione per fare una fotografia del turismo ragusano. Il sindaco di Ragusa Peppe Cassì rende noto che “Da fonte Turistat, a Ragusa risultano 878 strutture per un totale di 13.993, oltre un terzo della capienza complessiva della intera provincia. La capacità ricettiva di Ragusa supera anche Comuni prettamente turistici come Noto (10.275), Cefalù (12.782), Agrigento (7634). Solo Siracusa (20.857), guardando ai comuni vicini, ha una disponibilità maggiore.

Ciò da una parte conferma il fermento e la vivacità turistica che anima Ragusa, dall’altra aumenta la concorrenza interna e rende oggettivamente più difficile mantenere un’alta percentuale di occupazione dei posti letto: la saturazione si raggiunge in genere solo nella stagione estiva o in occasione di eventi particolari. Il 13% di questi posti letto è a Marina, il 3% a Ibla e il resto sparso su tutto il territorio, dal Centro alle strutture periferiche alle campagne.

Ibla – aggiunge il sindaco – resta comunque la zona con il maggior numero di “tracce digitali” (ricerche sul web, recensioni, post social, commenti…) mentre Marina è la zona con il “sentiment”, ovvero la reputazione, migliore, anche se il dato risulta essere positivo ovunque. Chi sono i turisti venuti a Ragusa nel 2023? Per il 51% italiani, 8% francesi, 5% spagnoli, 4% inglesi, 4% tedeschi e il resto suddiviso tra tante altre nazionalità con una percentuale dal 3% in giù.

A visitare Ragusa sono per il 56% coppie, 26% famiglie, 12% gruppi, 5% singoli e anche qui la parte restante frazionata tra altre tipologie. L’insieme di questi flussi ha fatto sì che questa stagione risulti in linea, quanto a presenze, con la precedente e con i livelli pre pandemia, malgrado la chiusura del Club Med. Il futuro? C’è da lavorare e c’è da farlo insieme, pubblico e privato, utilizzando proprio questi dati per capire cosa attrae i flussi e quali politiche, di prezzo, di marketing, di eventi, attuano i territori concorrenti. Una cosa deve essere ben chiara: si vince solo facendo sistema tra quartieri, tra città, tra imprenditori. Specialmente agli occhi del turista il territorio è uno solo e non possono esserci campanilismi tra comuni vicini o addirittura – cocnlude Cassì – guardando a noi, tra Ibla, Centro e Marina”.

Secondo il consigliere comunale dei 5 Stelle Sergio Firrincieli, “Una delle grandi questioni irrisolte dell’antica città, come in parte è stato evidenziato, ha a che vedere con la mancanza di adeguati parcheggi. Senza una importante struttura destinata allo scopo, infatti, saremo costretti, come in parte è già accaduto, a ritagliarci spazi a destra e a manca ma senza nulla aggiungere concretamente alle necessità reali”. Il consigliere punta il dito sul parcheggio multipiano di Discesa Peschiera. “Di cui si parla, ormai, purtroppo – aggiunge – da quasi un decennio senza che sia stato cavato un ragno dal buco. Purtroppo, a quanto sembra, la strada del progetto di finanza si è rivelata la meno adatta. Per cui, sarebbe necessario imboccare un’altra direzione così come, d’altronde, avevo già prospettato in occasione dell’illustrazione del programma da candidato sindaco alle scorse amministrative.

Avevamo anche presentato, come consiglieri, in maniera trasversale, maggioranza e opposizione (ricordo che l’atto fu sottoscritto allora da due attuali assessori, D’Asta e Gurrieri, oltre che da un attuale capogruppo di maggioranza, Iurato) un atto di indirizzo per proporre all’Amministrazione comunale di avviare l’iter di inserimento della realizzazione del parcheggio in via Discesa Peschiera a Ibla a valere sul fondo della prossima “Nuova agenda urbana”. Mi preme, a distanza di mesi, ricordare quale era stato il ragionamento che avevamo voluto sviluppare in proposito. Volevamo capire se il progetto di finanza, così come era stato prefigurato, si sarebbe potuto realizzare con i fondi della nuova Agenda urbana.

Il motivo è presto detto. Nel primo modo, l’incidenza sulle tasche dei cittadini sarà importante perché naturalmente l’Ati che si cimenterà con la realizzazione dell’opera pretenderà legittimamente di poterci guadagnare qualcosa. Se, invece, si potrà sviluppare un altro percorso, utilizzando fondi pubblici, è chiaro che per la cittadinanza i costi di utilizzo del parcheggio sarebbero abbattuti quasi del tutto. E’ possibile percorrere un altro itinerario? Dobbiamo chiedercelo con forza per trovare una strada il più possibile sostenibile nell’interesse della comunità ragusana. Dobbiamo verificare l’effettiva volontà di realizzare quest’opera per la quale, in mancanza di finanziamenti come sopra descritto, anche in campagna elettorale avevo annunciato che, se fossi stato eletto, avrei acceso un mutuo per consentirne la realizzazione trattandosi di un’opera secondo me assolutamente strategica. Senza un adeguato parcheggio – conclude Firrincieli – le potenzialità di Ibla, lo sappiamo, continueranno a rimanere inespresse”.

IL SINDACO CASSI’: “PRONTI A EVENTUALI MANOVRE CORRETTIVE”
Il sindaco di Ragusa Cassì dice la sua sul dibattito relativo all’andamento della stagione turistica tutt’ora in corso. “I dati sulla tassa di soggiorno, “metro” della stagione turistica in corso e al momento disponibili fino al terzo trimestre 2024 – dichiara il sindaco – ci dicono che Ragusa ha stabilmente raggiunto i livelli prepandemia nonostante la chiusura di quelle che erano le 2 strutture ricettive che più contribuivano al dato: ClubMed e Donnafugata Resort.

Merito da una parte di un lavoro di contrasto all’evasione condotto dal nostro Ufficio Tributi, che ha permesso di scovare diverse strutture ricettive non registrate, dall’altra dell’apertura di nuove strutture, a testimonianza di un mercato turistico vivace e in crescita. Positivissima anche la stagione del Castello di Donnafugata, altra cartina al tornasole della presenza turistica in città, che continua a macinare record di presenze.

Quanto alla stagione natalizia ancora in corso, grazie alle piattaforme di cui ci siamo dotati, sappiamo che la destinazione Ragusa è stata cliccata e ricercata sul web tanto quanto Noto o Cefalù, e comunque in linea con l’area del Sud-Est siciliano. Eppure, ancora una volta sui media trovano spazio giudizi assai critici, non supportati da evidenze oggettive, ma basati su “sensazioni” o riscontri circoscritti al singolo locale.

È basandoci sui dati che intendiamo approntare la strategia turistica che abbiamo già presentato; ed è basandoci sulla costante analisi dei dati che stiamo mettendo in atto le azioni di promozione, eventi e promo-commercializzazione che la città avrà modo di vedere coi propri occhi. Dispiace solo notare che, nonostante i nostri numeri siano in linea con quelli del sud-est siciliano, ancora una volta c’è l’evidente tendenza a parlar male di noi stessi facendo la peggiore pubblicità possibile della nostra terra. Impariamo piuttosto – conclude Cassì – a lavorare insieme, pubblico e privato, per essere attrattivi”.

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