Il sindaco di Ragusa Cassì sull’andamento della stagione turistica: “Dati molto positivi”

Corriere di Ragusa Attualità

Il sindaco di Ragusa Cassì sull’andamento della stagione turistica: “Dati molto positivi”

RAGUSA – Il sindaco di Ragusa Cassì dice la sua sul dibattito relativo all’andamento della stagione turistica tutt’ora in corso. “I dati sulla tassa di soggiorno, “metro” della stagione turistica in corso e al momento disponibili fino al terzo trimestre 2024 – dichiara il sindaco – ci dicono che Ragusa ha stabilmente raggiunto i livelli prepandemia nonostante la chiusura di quelle che erano le 2 strutture ricettive che più contribuivano al dato: ClubMed e Donnafugata Resort.

Merito da una parte di un lavoro di contrasto all’evasione condotto dal nostro Ufficio Tributi, che ha permesso di scovare diverse strutture ricettive non registrate, dall’altra dell’apertura di nuove strutture, a testimonianza di un mercato turistico vivace e in crescita. Positivissima anche la stagione del Castello di Donnafugata, altra cartina al tornasole della presenza turistica in città, che continua a macinare record di presenze.

Quanto alla stagione natalizia ancora in corso, grazie alle piattaforme di cui ci siamo dotati, sappiamo che la destinazione Ragusa è stata cliccata e ricercata sul web tanto quanto Noto o Cefalù, e comunque in linea con l’area del Sud-Est siciliano. Eppure, ancora una volta sui media trovano spazio giudizi assai critici, non supportati da evidenze oggettive, ma basati su “sensazioni” o riscontri circoscritti al singolo locale.

È basandoci sui dati che intendiamo approntare la strategia turistica che abbiamo già presentato; ed è basandoci sulla costante analisi dei dati che stiamo mettendo in atto le azioni di promozione, eventi e promo-commercializzazione che la città avrà modo di vedere coi propri occhi. Dispiace solo notare che, nonostante i nostri numeri siano in linea con quelli del sud-est siciliano, ancora una volta c’è l’evidente tendenza a parlar male di noi stessi facendo la peggiore pubblicità possibile della nostra terra. Impariamo piuttosto – conclude Cassì – a lavorare insieme, pubblico e privato, per essere attrattivi”.

Condividi questo