I positivi dati sul turismo premiano sia il Ragusano che il Modicano. Le riflessioni del sindaco di Ragusa

Corriere di Ragusa Attualità

I positivi dati sul turismo premiano sia il Ragusano che il Modicano. Le riflessioni del sindaco di Ragusa

RAGUSA – “La pubblicazione di un positivo dato sul turismo a Modica dovrebbe farci gioire; invece, ha l’effetto di resuscitare una mentalità campanilistica e autolesionista. Non si spiega altrimenti l’illogica deduzione che, se il turismo va bene a Modica automaticamente “i ragusani masticano amaro”. Non è forse più logico pensare che i dati siano positivi per entrambe le realtà? Crediamo davvero che chi viene dall’estero veda Modica e Ragusa come due mondi distanti limitandosi a visitare una città e non l’altra”? La riflessione è del sindaco di Ragusa Peppe Cassì.

“Il dato turistico che ha suscitato la solita pioggia di commenti e lamenti è solo uno di quelli disponibili tramite le piattaforme di analisi che Ragusa ha a disposizione o di cui si è autonomamente dotata. Non sono passati molti giorni da quando abbiamo infatti condiviso con la città la nostra strategia turistica in cui presentavamo proprio (e non solo) queste piattaforme.

Basta ampliare la ricerca e i dati ci premiano: Ragusa e Marina di Ragusa sono tra le top 10 destinazioni turistiche di maggio e settembre. Sommando i dati di Ragusa e Marina, come logico che sia, ecco che ci posizioniamo tra le prime 3 destinazioni del Sud-est con Catania e Noto. Lasciatemi però dire che non è certo per fare a gara coi Comuni vicini che investiamo in piattaforme, ma per avere una fotografia dello stato dei fatti e una previsione futura, a capire dove migliorare.

Com’è andata allora questa stagione? Non abbiamo ancora fatto un bilancio perché i dati non sono completi, ma il confronto frequente con l’Osservatorio turistico e le statistiche già acquisite raccontano di un’annata ottima. Un dato su tutti: le presenze al Castello di Donnafugata, principale attrattiva turistica del territorio e quindi cartina al tornasole di tutto il movimento, nel 2023 sono state finora 112.497. A novembre 2022 erano 94.467, a novembre 2019, quindi prima della pandemia 95.993.

Per crescere, per affrontare le sfide globali, dobbiamo ragionare come sistema superando le contrapposizioni tra città vicine o addirittura tra quartieri della stessa città che, viste dall’esterno, non hanno alcun senso. Vi faccio una domanda: se voi foste il sindaco, investireste tutte le risorse per le luminarie natalizie in una sola parte della città, come d’altronde fanno i Comuni che hanno un solo polo di interesse, o le suddividereste tra Centro, Ibla e Marina, anche se questo vorrebbe dire fare qualcosa di meno appariscente e scegliere da dove cominciare? In un caso sareste criticati perché solo una zona è addobbata, in un’altra perché nessuna zona è sfavillante. In entrambi i casi, vista da fuori, Ragusa è un tutt’uno con Centro, Ibla e Marina. Lo stesso, per un turista, vale per il Sud-Est siciliano.

La verità è che siamo i primi ambasciatori della nostra terra, e invece troppo spesso pur di parlare male dell’Amministrazione per i propri interessi o per i propri malcontenti, qualcuno tende a parlare male della sua città. Preferirei 100 attacchi al sindaco – conclude Cassì – all’antipatica descrizione che alcuni fanno della città dove vivono, che spesso nemmeno corrisponde al vero. E i dati lo dimostrano”.

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