MODICA – Non si conosce ancora una soluzione precisa per l’antenna 5G che sarebbe dovuta sorgere in via Peppino Impastato, e i cui lavori sono stati sospesi dall’ente di palazzo San Domenico in via cautelativa, che già un altro allarme sorge stavolta al Polo Commerciale. Un altro scavo è stato difatti avviato accanto agli edifici alle spalle di piazzale Bruno, vicino ad un bombolone del gas e a pochi passi dalla caserma dei vigili del fuoco.
Il cartello indica come committente dei lavori una società delle telecomunicazioni, per cui non ci sono dubbi sul fatto che si tratti dell’installazione di una antenna 5G. Al comune di Modica cadono ancora una volta dalle nuvole, come già accaduto nel caso dello scavo in via Impastato, dove solo il clamore suscitato dalle proteste dei residenti ha portato ad un blocco temporaneo della vicenda. Quella volta era stata addotta quale motivazione del “difetto di comunicazione” tra le parti (comune e ditta) la mancata visione di una pec inviata mesi prima dagli interessati al comune di Modica. E ora invece a cosa è dovuta la mancanza di informazioni relative a questo nuovo scavo? L’impressione è che si navighi a vista, che non vi sia comunicazione preventiva alcuna tra le parti e che si tenti di metterci una pezza a danno già avvenuto. Evidentemente al comune non hanno ben chiaro il concetto del “Prevenire è meglio che curare”.
Dunque, riassumendo, ora ci sono 2 casi irrisolti di antenne 5G che i residenti non vogliono e che sarebbero comunque in fase di realizzazione: una in via Peppino Impastato, con i lavori al momento sospesi, e l’altra al Polo Commerciale, con lo scavo appena iniziato. Scommettiamo che entrambe le antenne saranno comunque costruite? I residenti in ogni caso non ci stanno e si dicono pronti a protestare, anche in maniera veemente. Se ciò basterà a cambiare il corso dei fatti, sarà solo il tempo a dirlo.