Corriere di Ragusa Sicilia

Diritto alla salute degli anziani: presentato progetto pilota di telemedicina in Sicilia

SIRACUSA – Il covid ha mietuto migliaia di vittime, e in particolare anziane, ha evidenziato un’inefficienza nel sistema sanitario attuale. La medicina territoriale che si basava sul rapporto di fiducia con il medico di famiglia non esiste più, per le visite specialistiche ci sono liste d’attesa che durano mesi e gli anziani non possono aspettare i tempi della sanità. E’ Necessaria una riforma tempestiva che è prevista nella Legge quadro in favore degli anziani non autosufficienti il “Ddl Anziani” a cui ha partecipato la Cna nazionale mirando all’introduzione dello SNA Sistema Nazionale Assistenza Anziani.

Così a Siracusa, nella sala convegni del Santuario Madonna delle Lacrime, si è tenuto un convegno organizzato dalla Cna Pensionati Sicilia e l’Anci, su “Diritto alla salute – La medicina territoriale, una risposta ai fabbisogni dei pensionati. Il progetto pilota di Telemedicina”. In sala erano presenti più di trecento pensionati. L’incontro ha affrontato temi cruciali relativi alla salute e al benessere dei pensionati in Sicilia, in un contesto caratterizzato da sfide significative come la carenza di medici e la necessità di una maggiore assistenza sanitaria territoriale ed è stato presentato il progetto sperimentale avviato qui in Sicilia perché fortemente voluto dalla CNA, sulla Telemedicina, che monitora quotidianamente i parametri agli anziani e tramite un device invia tutti i dati al medico curante che monitora lo stato di salute degli assistiti. Una sperimentazione che presto potrà essere adottata anche nel resto d’Italia.

In video messaggio sono intervenuti anche Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, e Salvatore Iacolino, dirigente generale per la pianificazione sanitaria della Regione Siciliana. Entrambi disponibili a instaurare una proficua collaborazione con la CNA nel supporto alla terza età.

“Anche il presidente della regione Renato Schifani durante un’iniziativa sul patto di stabilità, tra i punti importanti ha voluto mettere in evidenza la telemedicina e il rapporto col Pnrr. – Piero Giglione segretario Cna Sicilia – Noi abbiamo svolto questa sperimentazione a servizio dei cittadini. La telemedicina sperimentata dalla CNA in Sicilia sarà presto esportata come laboratorio in tutta Italia”.

Il progetto pilota di Telemedicina fortemente voluto da Cna pensionati Sicilia nell’arco di sei mesi, ha monitorato circa 250 pazienti fragili, oltre 100.000 i dati sanitari incamerati, una ventina di professionisti della salute coinvolti, i territori coinvolti sono stati Agrigento, Siracusa e Catania. A ricevere il servizio uomini e donne della terza età, ma anche giovani diversamente abili. A tutti sono stati donati degli apparecchi elettronici “device”, che consentono, con facilità, di rilevare i parametri vitali: pressione arteriosa, saturazione, frequenza cardiaca, sequenza respiratoria, temperatura corporea, glicemia.

A gestire l’attività, dal punto di vista informatico e tecnologico, è stata “Quvita Impresa”, startup ideata da due imprenditori etnei: Mattia Gentile e Giuseppe Cutuli. I dati raccolti, dopo la registrazione nelle App, sono confluiti nella piattaforma digitale: qui sono state create le cartelle cliniche personalizzate, comprendenti informazioni sanitarie del paziente, anamnesi, terapie eseguite ed esami di laboratorio e diagnostiche effettuati. Contenuti disponibili in rete per agevolare la gestione di prescrizioni mediche direttamente nell’applicazione dello smartphone e per consultare il medico online o in presenza.

“Il diritto alla salute va riaffermato, il covid ha messo in evidenza le criticità del sistema sanitario, occorre un presidio vero. – dice Mario Pagani, segretario nazionale CNA pensionati presente a Siracusa durante l’incontro – Abbiamo il timore che ci sia un impoverimento progressivo del sistema pubblico che mette in difficoltà i più deboli a partire dai pensionati, per questo per noi di CNA è una priorità intervenire su questo e per altro salutiamo con estremo favore iniziative come la telemedicina sperimentale in Sicilia. Ci mettiamo del nostro per promuovere iniziative che in qualche modo coprano i buchi che ci sono, però dall’altro lato c’è bisogno di un presidio costante affinché il sistema pubblico venga rafforzato e potenziato”.

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