MODICA – I carabinieri hanno denunciato 3 tifosi del Paternò, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, per porto di armi od oggetti atti ad offendere, resistenza ed occultamento della targa delle loro moto. Sono stati individuati come alcuni degli autori del danneggiamento del pullman del Modica Calcio, in occasione della partita del campionato di eccellenza tra la squadra locale e quella allenata da Giancarlo Betta. L’incontro di calcio, che si prospettava già a rischio per via del gemellaggio della tifoseria organizzata paternese con la tifoseria ragusana, rivale di quella modicana, è stato animato più dagli eventi occorsi fuori dal campo che dalle prestazioni sportive: già nel primo pomeriggio, infatti, durante l’arrivo del pullman della squadra ospite, alcuni tifosi paternesi hanno lanciato alcuni sassi che hanno colpito e distrutto due finestrini del pullman della squadra ospite.
La sassaiola non ha causato feriti. Poco dopo i carabinieri hanno intercettato in via Arti e Mestieri 3 scooter con la targa occultata, con a bordo 3 giovani, che, alla vista dei militari, sono scappati. Dopo un breve inseguimento, i carabinieri hanno bloccato i 3 scooter e hanno perquisito i giovani conducenti, che avevano in tasca dei passamontagna e tutti erano armati di bastoni. A seguito dei controlli, sono scattate denunce e anche sanzioni per le violazioni al codice della strada, per oltre 2.500 euro: tutti e 3 i ragazzi a bordo degli scooter erano senza casco, uno di loro guidava senza aver mai preso la patente e senza carta di circolazione.
Sono stati momenti di tensione quelli vissuti da dirigenti e squadra prima della partita contro il Paternò. L’autobus stava portando la squadra allo stadio Falcone-Borsellino per il match dell’undicesima giornata del campionato di Eccellenza, ma era stato colpito da una sassaiola. Lungo il tragitto, il mezzo era finito nel mirino di un gruppo di esaltati che ha lanciato contro i finestrini sassi e pietre. Uno dei grandi vetri laterali era andato in frantumi, un altro era stato danneggiato e soltanto per puro caso non aveva colpito uno dei componenti della squadra a bordo del pullman.
Il conducente del mezzo aveva immediatamente arrestato la corsa e aveva lanciato l’allarme. Erano arrivati i carabinieri, che, dopo avere accertato l’accaduto, avevano avviato le indagini per risalire ai responsabili dell’episodio che aveva messo a repentaglio la sicurezza dei dirigenti e dei calciatori che stavano viaggiando sul pullman.