Il 43% dei bambini tra i 6 e i 10 anni del sud usa lo smartphone tutti i giorni almeno per un’ora. Rapporto Save the Children

Corriere di Ragusa Sicilia

Il 43% dei bambini tra i 6 e i 10 anni del sud usa lo smartphone tutti i giorni almeno per un’ora. Rapporto Save the Children

Infanzia: Save the Children rende noto che si abbassa sempre di più l’età in cui si utilizza uno smartphone e il 43% dei bambini tra 6 e 10 anni nel sud e nelle isole lo usa tutti i giorni (il 30,2% dei bambini di questa fascia di età lo utilizza su scala nazionale). Italia quart’ultima in Europa per la quota di 16-19enni con scarse o nessuna competenza digitale, ben il 42%, rispetto a una media europea del 31%. Quasi il 18% dei bambini tra gli undici e i quindici mesi esposti agli schermi per un’ora o più al giorno (il 3% per tre ore e oltre).

La transizione digitale nella scuola italiana sta accelerando, ma i divari sono ancora ampi: circa il 30% delle scuole non è raggiunta dalla banda ultra larga, con percentuali molto più elevate nelle aree interne, e vi sono ancora forti disuguaglianze nella dotazione di strumenti per la didattica innovativa e nella formazione docenti per ridurre la povertà educativa digitale In crescita i comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica; in Italia sono 87 i centri territoriali che offrono assistenza ai minorenni, ma ben 6 regioni ne sono totalmente sprovviste.

In Italia il 78,3% di bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone. Tra gli adolescenti cresce anche il tempo trascorso online: a inizio 2023 quasi la metà (il 47%) dei 3.400 11-19enni intervistati in occasione del Safer Internet Day ha dichiarato di passare oltre 5 ore al giorno online (era il 30% nel 2020) e il 37% controlla lo smartphone più di dieci volte al giorno. Moltissimi adolescenti hanno aperto un profilo social indicando un’età maggiore o hanno usato quello di un adulto, spesso un genitore più o meno consapevole: il 40,7% degli 11­-13enni in Italia usa i social media, con una prevalenza femminile (47,1%) rispetto a quella maschile (34,5%). Inoltre, tra gli 11 e i 13 anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo[5]. Le ragazze sono più frequentemente vittime di atti di cyberbullismo, ma esiste anche una quota di “bulle” che colpiscono le compagne per isolarle e deriderle soprattutto negli anni della pre­adolescenza, quando i tempi di crescita non sono uguali per tutte.

Ragazze e ragazzi sfruttano la connessione per molteplici attività, a partire dalla messaggistica istantanea, utilizzata dal 93% dei 14-17enni. Tra le altre attività online preferite dagli adolescenti ci sono: guardare i video (84%, in crescita), frequentare i social media (79%) – con Facebook in drastico declino mentre avanzano Instagram, TikTok e Snapchat – e l’uso dei videogiochi (72,4%). Se le ragazze frequentano con più costanza e intensità i social media (84% contro il 74% dei maschi), il gaming impegna di più i ragazzi (81% contro il 64% delle ragazze) anche se le videogiocatrici sono in crescita. Ma i giovani utilizzano la connessione anche per informarsi: il 28,5% degli 11-17enni legge riviste e giornali online (percentuale che sale al 37% nella fascia 14-17 anni) e sfrutta i social media come canali di informazione, anche se non sempre dichiara di sapersi difendere dalle insidie delle fake news.

Condividi questo