La fuoriuscita di 2 consiglieri dal gruppo Iacono Sindaco a Chiaramonte: “Noi restiamo coerenti al mandato elettorale”

Corriere di Ragusa Politica

La fuoriuscita di 2 consiglieri dal gruppo Iacono Sindaco a Chiaramonte: “Noi restiamo coerenti al mandato elettorale”

CHIARAMONTE – Il capogruppo Gaetano Iacono, del gruppo consiliare Iacono Sindaco, è intervenuto in merito alla scelta di 2 componenti che hanno dichiarato di voler passare al gruppo Misto. “Auguriamo il meglio ai 2 consiglieri comunali che hanno deciso di lasciare il nostro gruppo e il progetto civico che abbiamo presentato agli elettori lo scorso anno alle amministrative”.

“Quando si riceve un mandato dai cittadini, che hanno sostenuto la singola persona ma anche e soprattutto un progetto civico, bisogna essere conseguenti e rispettare la volontà del corpo elettorale”, continua Iacono. “Purtroppo la politica – a tutti i livelli – ci ha abituati anche a questo: al “tradimento” del mandato e della volontà degli elettori. Ne prendiamo atto ma ciò non scalfirà un progetto civico, politico che raccoglie storie di amicizia e comunanza, da oltre 10 anni e che sotto la bandiera della coerenza e dei valori ha presentato due candidature a sindaco e che ha dato ai chiaramontani la possibilità di scegliere un’alternativa”

“E alternativa all’amministrazione Cutello lo siamo e lo saremo senza se e senza ma. Su questo non ci sono dubbi: la nostra opposizione è stata intransigente ma sempre costruttiva, senza attacchi alla persona ma solamente concentrata su atti amministrativi e su scelte politiche che non condividiamo”.

“Se qualcuno interpreta l’opposizione come una “lesa maestà” allora è bene che chiarisca le proprie idee, in primis con se stesso e poi con gli elettori. Fare opposizione vuol dire ascoltare i cittadini, contestare scelte, proporre alternative percorribili”.

“Non si può cedere al protagonismo del singolo e nel nostro gruppo non possono esserci prime donne ma solamente uomini e donne che si mettono al servizio della comunità e di chi ci ha eletti: a loro dobbiamo rendere conto, conclude Iacono.

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