Corriere di Ragusa Sicilia

Torna l’ora solare: lancette indietro di un’ora nella notte tra sabato 28 e domenica 29. Si dorme un’ora in più ma farà buio presto

Torna l’ora solare: nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, per la precisione alle 3 del mattino, dovremo spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora, posizionandole sulle ore 2. Avremo a disposizione un’ora di sonno in più, ma verrà buio 60 minuti più presto. I dispositivi digitali, come cellulari e computer, si aggiornano automaticamente, ma dobbiamo ricordarci di agire manualmente su quelli analogici. L’ora solare resterà in vigore fino alla notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, quando tornerà l’ora estiva. Il dibattito sull’opportunità di abolire il cambio dell’ora torna come sempre a riaccendersi in coincidenza con la data dello spostamento in avanti o indietro delle lancette, ma al momento non è stata presa alcuna decisione in merito, per cui tutto resta così com’è, con la necessità di adattarsi a questo cambio di “fuso orario” e affrontando una serie di piccoli disturbi.

Il cambio dell’ora è confermato nonostante le oltre 330.000 firme raccolte già a metà ottobre dalla petizione online promossa dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) assieme a Consumerismo No Profit per mantenere l’ora legale tutto l’anno. La scelta, secondo Sima, “produrrebbe nel nostro Paese minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti, considerate le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato, ad un risparmio pari a 204 milioni di euro annui. Un risparmio che risulterebbe maggiore qualora le tariffe elettriche dovessero salire nei prossimi mesi per effetti del conflitto in Israele.

Basti pensare che tra il 2004 e il 2022, in base ai dati forniti da Terna, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia garantito dall’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro”. La conservazione dell’ora legale comporterebbe inoltre, sempre secondo Sima, “un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi”.

Ultimo, ma non meno importante, occorre ricordare che il cambio dell’ora ha una serie di effetti sgradevoli sui ritmi circadiani dell’organismo. Il fatto di avere a disposizione 60 minuti di luce diurna in meno, ha infatti una serie di conseguenze sull’orologio interno che regola gli equilibri del fisico umano, che si basa soprattutto sulla luce solare. A risentirne in modo particolare sono soprattutto i soggetti più sensibili, come bambini e anziani, ma in varia misura i pomeriggi brevi dell’autunno e dell’inverno influiscono sull’umore e sul benessere di tutti. Il cambiamento può procurare sonnolenza, senso di affaticamento, maggiore difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, irritabilità. Non si tratta di stati patologici, ma di disturbi di solito di lieve entità, destinati a dissolversi nel giro di pochi giorni, ma comunque, per alcuni, abbastanza sgradevoli. Per velocizzare l’adattamento al nuovo “fuso orario” non occorre assumere farmaci, se non in casi indicati dal medico curante, ma sono sufficienti alcuni piccoli accorgimenti da mettere in atto magari già qualche giorno prima del cambio di orario.

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