Dubbi su Iblea Acque: segnalazione di 8 consiglieri comunali di vari comuni iblei all’Anac (autorità nazionale anticorruzione)

Corriere di Ragusa Attualità

Dubbi su Iblea Acque: segnalazione di 8 consiglieri comunali di vari comuni iblei all’Anac (autorità nazionale anticorruzione)

RAGUSA – Segnalazione congiunta di 8 consiglieri comunali all’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, sulla vicenda Iblea Acque. La segnalazione è stata inoltrata dai consiglieri Paolo Monaca e Serafino Arena di Ispica, Marianna Buscema di Scicli, Giuseppe Sulsenti di Pozzallo, Salvo Liuzzo di Comiso, Piero Mandarà di Santa Croce, Bianca Mascolino e Sara Siggia di Vittoria. “Chiediamo di rendere più trasparenti i benefici per gli utenti – sottolineano i consiglieri comunali – e reclamiamo di conoscere se la procedura espletata dall’Ati di Ragusa per la gestione dell’acqua pubblica abbia favorito obiettivi di efficienza, di economicità e di qualità del servizio e non presenti concrete difficoltà per noi concittadini-contribuenti e per i nostri Comuni soci-finanziatori. Ecco perché interpelliamo direttamente l’Anac”. La vicenda è stata ribadita nel corso di un incontro con la stampa sabato scorso in un locale pubblico a Ragusa. “Le nostre considerazioni sono rivolte non tanto ad Iblea Acque Spa, quanto all’Ati: attraverso la segnalazione all’Anac vogliamo sapere se l’iter procedurale deciso dal legislatore è stato espletato in modo corretto e a tutela dei cittadini, oppure se esistono dei profili di irregolarità”. Con queste parole il consigliere comunale di Ispica, Paolo Monaca, ha introdotto la conferenza stampa.

Monaca ha precisato inoltre che “la politica non deve entrare nella modalità di gestione: si tratta di una questione squisitamente tecnica”. Monaca ha ripercorso i passaggi che hanno portato alla presa d’atto con cui i Consigli comunali hanno accolto la proposta dell’Assemblea Territoriale Idrica (composta dai dodici sindaci) di affidare il servizio in house: “Ci hanno detto che scadevano i bandi del Pnrr e che bisognava fare in fretta per non perdere i finanziamenti: peccato che poi non sia arrivato un solo euro”.

La questione ha toccato diverse direttrici: dalla nomina dell’Amministratore unico, nella persona dell’ing. Franco Poidomani, alle procedure per le assuzioni, fino al comportamento tenuto da Iblea Acque nelle varie realtà comunali. Presente anche il consigliere di Insieme per Santa Croce, Piero Mandarà: “A Santa Croce arriviamo da una gestione privata che si è conclusa a maggio di quest’anno. Da quel momento non abbiamo ricevuto più una bolletta, non siamo a conosenza delle tariffe che verranno applicate, e temiamo di dover pagare di più rispetto a prima. Chiediamo trasparenza. Purtroppo le nostre sollecitazioni, fin qui, non hanno ottenuto risposta”.

Sotto la lente d’ingrandimento alcune difformità che, per ammissione di altri consiglieri comunali, rendono difficile una lettura completa del fenomeno: ad Ispica, ad esempio, solo il 50% degli utenti del servizio idrico è provvisto di contatore per il calcolo a consumo, a Vittoria i contatori non esistono. A Santa Croce, invece sì: chi pagherà il costo per la realizzazione dei contatori laddove mancano? E poi c’è la questione dei “prestiti”: a Ispica sono stati anticipati 132 mila euro, a Santa Croce 57 mila per pagare gli stipendi dei lavoratori assorbiti da Mediale: l’Amministrazione ha dichiarato che questi soldi saranno restituiti entro la fine dell’anno con gli interessi: sarà vero? Inoltre, come verrà stabilito (su base forfettaria?) la differenza del costo dell’acqua da un comune all’altro? Il consigliere di Comiso, Salvo Liuzzo, ha manifestato più di qualche dubbio: “E se fossimo di fronte all’ennesimo carrozzone?”. A quel punto non avremmo risolto i problemi del servizio idrico, ma li avremmo solo aggravati. La risposta dell’Anac servirà a fare un po’ di chiarezza.

Intanto il Comitato sul controllo analogo, sulle questioni prospettate in merito alla attività di gestione dell’amministratore unico, preso atto dei chiarimenti dallo stesso forniti e delle valutazioni che, in merito agli stessi, sono state elaborate dal gruppo tecnico di lavoro costituito, per mandato di questo Comitato, da dirigenti e funzionari del Comune di Ragusa, ritiene, dopo approfondito dibattito, “Di dover invitare l’amministratore unico ad avviare senza indugio l’iter procedimentale per l’assunzione a tempo determinato delle figure apicali e di alta specializzazione – si legge testualmente nella nota – dando la più ampia evidenza ai relativi bandi pubblici, anche attraverso la pubblicazione degli avvisi nei siti istituzionali dei singoli comuni soci, nel rispetto delle disposizioni normative di settore per le società in house providing a partecipazione interamente pubblica.

Ritiene altresì, nelle more dell’espletamento delle predette procedure, e fino al completamento delle stesse – prosegue la nota – che il personale già assunto con incarico a contratto prosegua nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate, al fine di evitare l’interruzione di un servizio essenziale per la comunità d’ambito di riferimento. Sollecita infine l’Ati idrico – chiude la nota – a predisporre celermente il regolamento di funzionamento del comitato sul controllo analogo”.

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