“Aumenti tariffe zone blu, ennesimo salasso per i vittoriesi”: denuncia del Movimento Punto e a Capo che si batte

Corriere di Ragusa Attualità

“Aumenti tariffe zone blu, ennesimo salasso per i vittoriesi”: denuncia del Movimento Punto e a Capo che si batte

VITTORIA – Il movimento Punto a Capo interviene in merito alla recente delibera della giunta comunale che ha previsto l’aumento delle tariffe per la sosta nelle zone blu in alcune aree centrali della città. Ciò fa il paio con l’aumento degli stalli a pagamento a Scoglitti e gli esponenti del Movimento non ci stanno. “Ancora un aumento e un salasso per i cittadini – spiega il direttivo del movimento composto da Antonio Prelati, Biagio Cirica e Toti Miccoli – e un danno per le attività commerciali. Le recenti decisioni dell’amministrazione appaiono, specie in un periodo così complesso per le famiglie e con l’approssimarsi della stagione invernale, vessatorie. Infatti sono aumentati i parcheggi a pagamento sia a Scoglitti sia a Vittoria. Aumenti avvenuti non rispettando la proporzione tra zona blu, zona bianca e zona con disco orario, come prevede la normativa al 33%”.

“Un altro “regalo” sarà quello dell’aumento delle tariffe in alcune aree del centro. Un altro incremento del costo della vita sulle spalle dei vittoriesi – prosegue il direttivo – sul quale vogliamo vederci chiaro”. “Faremo i dovuti approfondimenti – specificano i consiglieri comunali Agata Iaquez e Marco Greco– sulla delibera di giunta approvata, per altro, con effetto immediato. I danni rischiano di toccare anche sulle attività commerciali poiché le sanzioni per la scadenza del ticket sono emanate, in maniera non legittima, secondo il codice della strada con una sanzione di ben 41 euro, decurtata del 30% se pagata entro 3 giorni. Una sanzione non prevista dal codice della strada in quanto anche il ministero dei Traporti ha chiarito che si tratta di un pagamento dovuto dall’utente per inadempienza contrattuale; l’articolo 157 comma 6 del codice della strada non convalida comportamenti sanzionatori come quelli del Comune”.

“In caso di tagliando scaduto – concludono i membri del direttivo con l’ex consigliere di circoscrizione Anthony Incorvaia – il cittadino dovrebbe pagare, così come avviene in tanti altri Comuni, una piccola penale relativa al periodo intercorso tra l’accertato e lo scaduto con l’aggiunta di una differenza sanzionatoria. Non si possono comminare dei salassi ai danni dei cittadini e in merito tante associazioni dei consumatori hanno avuto ragione sugli enti comunali. Ci batteremo per tutelare i cittadini e il commercio locale”.

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