“Manca il personale medico e infermieristico al servizio 118”: mozione del consigliere comunale di Vittoria Giuseppe Scuderi

Corriere di Ragusa Attualità

“Manca il personale medico e infermieristico al servizio 118”: mozione del consigliere comunale di Vittoria Giuseppe Scuderi

VITTORIA – “Servizio sanitario di emergenza urgenza: i referenti di ciascuna postazione faticano a stilare i turni mensili del 118 a causa della mancanza di personale medico e infermieristico, il risultato è che molto spesso le ambulanze sono in fermo per la mancanza di personale sanitario a bordo. Tutto questo, ormai, è diventata la normalità, un’anomalia gravissima, cioè quella di avere un equipaggio di sole 2 unità anziché 3, con la conseguenza che nei soccorsi in codice giallo e rosso nel vano sanitario è presente una sola unità (rischioso per i pazienti e per lo stesso operatore)”. E’ quanto sostenuto dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe Scuderi, tra l’altro operatore sanitario di professione proprio in questo ambito e quindi profondo conoscitore della materia, il quale ha presentato una mozione per impegnare il civico consesso di Vittoria e l’Amministrazione comunale “A farsi interprete, presso le Autorità competenti (Regione siciliana, assessorato regionale alla Salute) nonché presso i deputati nazionali e regionali, dell’esigenza, di risolvere il problema della mancanza del personale e di rivedere al rialzo le somme corrisposte, ferme da 20 anni (altro motivo della mancanza di personale), al fine di gratificarne, quantomeno economicamente, gli sforzi e la professionalità di questo personale”.

La questione, tra l’altro, è al centro anche di una richiesta di intervento di alcune sigle sindacali del comparto nei confronti del prefetto di Ragusa. “Il 118, nel corso degli anni – è scritto nel documento presentato da Scuderi – oltre ad operare nell’ambito della emergenza-urgenza, ha visto ampliare il campo di intervento anche ai servizi tempo dipendenti (tra questi, la rete dell’infarto e dello stroke), così definiti poiché prestati a pazienti che necessitano di un tempestivo e appropriato trattamento medico/chirurgico; durante l’emergenza provocata dalla pandemia covid, il carico di lavoro si è notevolmente amplificato dovendo, gli operatori sanitari del 118, supportare l’assistenza, molto spesso non sufficientemente adeguata dei Servizi territoriali delle aziende sanitarie impreparati ad affrontare un evento avverso di queste dimensioni. E’ stato ed è attualmente, quindi, compito del 118, senza alcuna differenza fra ambulanze di categoria A (di soccorso, medicalizzate o con solo infermiere) e B (solo con autisti soccorritori), soccorrere e trasportare (anche tra diverse provincie) i pazienti inoltre, è stato, ed è attualmente compito degli operatori sanitari del 118, oltre a soccorrere, essere da supporto psicologico ai pazienti nell’affrontare – conclude la nota – situazioni complesse come pazienti terminali, disagi familiari e altro ancora”.

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