Lo stato delle infrastrutture del Sud est Sicilia in un vertice con focus sul tratto autostradale da Ispica a Modica e sull’autoporto di Vittoria

Corriere di Ragusa Economia

Lo stato delle infrastrutture del Sud est Sicilia in un vertice con focus sul tratto autostradale da Ispica a Modica e sull’autoporto di Vittoria

VITTORIA – La Cna Fita Sicilia, durante il convegno che ha tenuto a Vittoria dal titolo: “Le infrastrutture assicurano la modernità”, alla presenza dell’assessore regionale Alessandro Aricò e della deputazione locale (c’erano il senatore Salvo Sallemi e i deputati regionali Giorgio Assenza e Nello Dipasquale) ha voluto sottolineare quanto poco adeguate siano le stesse e quanta poca modernità caratterizza l’isola. La condizione degli oltre 20.000 km di rete stradale siciliana e dei 600 km di autostrada sono lontani anni luce dal concetto di modernità. Lo sviluppo delle aree portuali, sia nella Sicilia occidentale quanto nella Sicilia orientale, è poco adeguato.

Eppure, l’incidenza che hanno queste infrastrutture per l’esportazione dei nostri prodotti agricoli e per il turismo è molto significativa. Sono intervenuti per la Cna: Saro Tumino, presidente regionale Cna Fita Sicilia, con il responsabile Giorgio Stracquadanio; il presidente regionale Cna Sicilia, Sebastiano Battiato; il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono, con il segretario territoriale Carmelo Caccamo; il vicepresidente nazionale Cna Giuseppe Cascone. Innanzitutto, hanno chiarito gli esponenti Cna, andrebbero migliorate e agevolate le condizioni d’accesso nei porti degli autotrasportatori dando priorità d’imbarco ai mezzi guidati carichi. Solo così si può fornire l’opportunità alle nostre merci, in particolare all’ortofrutta della fascia trasformata, di arrivare in tempo utile nei mercati e ai centri della Gdo.

Inoltre, è stato fatto notare sia all’assessore che alla deputazione come i tempi di raccolta per formare il carico della merce ortrofrutticola andrebbero esclusi dal calcolo del tachigrafo equiparando tale servizio alla raccolta del latte. E’ stato poi compiuto un focus nell’area del Sud Est siciliano, da sempre uno dei territori economicamente più dinamici del Mezzogiorno. Questa economia avrebbe bisogno, da tempo, di strade adeguate, di una logistica integrata e di piattaforme comuni. I lavori della Ragusa-Catania da qualche settimana sono finalmente partiti, anche se dopo solo vent’anni di discussione. Il 90% del tratto autostradale Ispica-Modica della Siracusa-Gela è completato, ma non si capisce quando sarà fruibile perché vi è una situazione conflittuale tra Cas e imprese realizzatrici che andrebbe risolta in tempi brevi. Inoltre, non si ha contezza di quando la stessa autostrada sarà completata fino a Gela chiudendo così l’anello Catania, Siracusa, Gela. All’interno di questo reticolo di strade e autostrade in parte da progettare, in parte da completare c’è la vicenda, triste, dell’autoporto di Vittoria.

Se il Sud Est della Sicilia potesse raggiungere una condizione infrastrutturale dignitosa, potrebbe diventare un quadrante logistico importante, cioè il punto di incontro ideale per il trasporto merci stradale, marino e aereo, al servizio dei comparti più significativi: agroalimentare e turistico. Le risposte dell’assessore Aricò a queste forti sollecitazioni sono state di piena disponibilità per i problemi dell’autotrasporto e cioè priorità al guidato e blocco del tachigrafo. Ha poi garantito che entro l’anno il tratto Ispica-Modica sarà aperto ed è pronto il nuovo bando per il tratto fino a Scicli così come ha garantito il suo impegno nella riqualificazione dell’autoporto di Vittoria dopo aver effettuato un sopralluogo nella stessa struttura. La Cna Fita Sicilia continuerà a sollecitare positivamente il governo regionale esigendo provvedimenti e impegni concreti che diano risposte al comparto dell’autotrasporto e al suo bisogno di infrastrutture. Solo attraverso un confronto costruttivo si possono individuare soluzioni e strategie per poter migliorare e finalmente modernizzare le condizioni infrastrutturali sia del comparto sia delle numerose economie siciliane. La Cna ha anche sollecitato il pagamento del marebonus (bypassando gli armatori come da direttiva europea).

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