Vito D’Antona (Sinistra Italiana): “La situazione finanziaria del Comune di Modica è sempre più grave”

Corriere di Ragusa Politica

Vito D’Antona (Sinistra Italiana): “La situazione finanziaria del Comune di Modica è sempre più grave”

MODICA – Per Vito D’Antona di Sinistra Italiana “La situazione finanziaria del Comune di Modica è sempre più grave”. L’esponente politico lo mette nero su bianco sul comunicato a sua firma in cui evidenzia che “Oltre al doppio commissariamento del Comune per la mancata approvazione nei termini di legge del rendiconto 2022 e del bilancio 2023/2025, avvenuto con decreti regionali del 4 ottobre scorso, si aggiunge adesso la notizia del parere non favorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti sul rendiconto 2021.

Dalla pubblicazione di una delibera del 12 ottobre scorso, infatti, si apprende che lo schema di bilancio del rendiconto 2021, approvato il 17 aprile 2023 dal Commissario Straordinario per essere trasmesso al Consiglio Comunale, il 9 maggio ha ricevuto parere non favorevole dal Collegio dei Revisori, a causa di alcune criticità riscontrate.

Con la delibera del 12 ottobre l’Amministrazione Monisteri, a 5 mesi dal parere non favorevole dei Revisori – continua D’Antona – prende atto del parere negativo, approva le risposte ai rilievi, come formulate dall’Ufficio, conferma il rendiconto e rinvia per le criticità espresse dai Revisori, ritenute non superabili, la definizione delle stesse nel successivo rendiconto 2022.

Riteniamo che un periodo di 4 mesi dall’insediamento per rispondere ai rilievi del Collegio dei Revisori rappresenta un tempo eccessivo a fronte della delicata situazione finanziaria del Comune. L’intervento sostitutivo della Regione Siciliana per la non approvazione nei termini di 2 bilanci e il parere non favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti su un terzo bilancio impone all’attuale Amministrazione una attenzione particolare alla questione finanziaria, la cui sottovalutazione – conclude D’Antona – potrebbe impedire il raggiungimento degli obiettivi del piano di riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti”.

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