MODICA – Ritardo nell’avvio del servizio Asacom (assistente all’autonomia e alla comunicazione) per gli alunni minorenni delle scuole di Modica che ne hanno bisogno. Si tratta di un assistente personalizzato assegnato ad uno studente con disabilità per aiutarlo nello svolgimento quotidiano delle attività didattiche. Mentre negli altri comuni, seppur con qualche difficoltà, sono stati già avviati tali servizi, a Modica per il momento è tutto fermo. Da palazzo San Domenico filtra la potenziale data del 30 ottobre come partenza dei servizi, ma nel frattempo i genitori non ci stanno, e, assistiti dal loro legale di fiducia, hanno presentato un esposto alla procura di Ragusa. E se la situazione non si sbloccherà al più presto, una segnalazione sarà inoltrata anche alla Corte dei conti. L’intento dei genitori inoltrato l’esposto per il tramite del loro legale è quello di evidenziare alle autorità inquirenti la problematica, nell’ottica di garantire il diritto dei minori ad essere supportati, in ambito scolastico, oltre che da un insegnante di sostegno, da un assistente specialistico all’autonomia ed alla comunicazione che lavori in stretta collaborazione con il docente.
Non a caso gli enti locali hanno l’obbligo di assicurare tale servizio, tramite contratti stipulati con operatori o convenzionandosi con organismi (cooperative, associazioni,) che possono assicurare agli studenti il supporto previsto. Come espressamente precisato dal Ministero, il servizio deve essere sempre garantito ed il contributo statale (Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità) serve a potenziarlo sotto il profilo qualitativo, quantitativo e logistico-organizzativo.
Il servizio in parola deve di conseguenza essere garantito a partire dal primo giorno di apertura delle scuole e fino al termine delle attività didattiche, mentre a Modica, se tutto va bene, se ne parlerebbe praticamente oltre un mese e mezzo dopo l’avvio dell0anno scolastico, “Cagionando – si legge nell’esposto – in spregio ai diritti costituzionalmente garantiti, uno stato di grave disuguaglianza tra gli studenti con disabilità rispetto agli altri normodotati, dal momento che ai primi non è di fatto consentito di partecipare appieno alle attività didattiche, con grave lesione anche del diritto all’inclusione”.
I genitori chiedono dunque all’autorità giudiziaria di disporre gli opportuni accertamenti volti ad accertare eventuali responsabilità in ordine al mancato avvio dei servizi Asacom nei tempi previsti per legge, allo scopo di tutelare tutti quei minori con disabilità, che, allo stato attuale, non potendo partecipare in maniera soddisfacente ed a tempo pieno alle attività scolastiche, vedono peggiorare la loro condizione di svantaggio sociale, aumentando di contro la discriminazione rispetto agli alunni normodotati.
Intanto da Palermo qualcosa si muove per tutti quegli alunni siciliani frequentanti istituti d’istruzione superiore che usufruiscono dei servizi Asacom e per i quali la Regione ha stanziato, per l’anno scolastico in corso, un’ulteriore somma pari a 5 milioni di euro per incrementare tali servizi. A Ragusa, dove sono presenti 238 alunni con esigenze speciali, andranno quasi 319.000 euro, come reso noto dal presidente della prima commissione affari istituzionali Ignazio Abbate.