Il Santa Croce così proprio non va. Che fare?

Corriere di Ragusa Sport: Calcio

Il Santa Croce così proprio non va. Che fare?

Il Santa Croce così proprio non va. Con il Milazzo subisce la terza sconfitta casalinga di fila, la terza per 0-1, quarta in 5 giornate di campionato e, soprattutto, una astinenza cronica in fase offensiva che non aiuta nella gestione generale della gara. Il Kennedy oramai è diventato la bestia nera dei biancoazzurri, visto che, da quando è iniziata la stagione regolare, fra Coppa e Campionato, non ha visto mai i giovani di Galfano vincere. Così, anche stavolta si è ripetuto lo stesso refrain delle precedenti gare è come per fatalità si è nuovamente materializzata un’altra sconfitta. La squadra di Galfano ha fatto vedere tanta gestione del pallone e tanta voglia di fare bene, ma alla prima imbucata del Milazzo si è concretizzata la solita rete subita che è valso l’incontro.

La reazione dei biancazzurri c’è stata ma nonostante la pressione nell’area avversaria gli errori sottoporta hanno vanificato almeno il pareggio che per quanto fatto vedere dalle due formazioni ci stava tutto. La squadra e lo staff tecnico a fine gara si sono riuniti negli spogliatoi e ancora una volta si è deciso di non rilasciare alcun commento. Questa partenza ad handicap, ha fatto decidere lo staff tecnico di fare quadrato intorno alla squadra, al fine di comprendere quali sono le problematiche da risolvere. È chiaro a tutti che continuare in questo modo, vuol dire vanificare mesi di lavoro e soprattutto, compromettere la stagione. Le spiegazioni dell’andamento tecnico del Santa Croce non è che siano molte. La squadra non va, non c’è niente da fare.

Occorre domandarsi già a questo punto se la formazione assemblata – cambiati gli otto undicesimi dei titolari rispetto alla scorsa stagione – vale la categoria o sono state fatte delle scelte sui giocatori che non sono all’altezza di disputare un campionato selettivo come l’Eccellenza. La società ha ragione di trincerarsi attorno alla squadra per cercare di capire quali sono i problemi da risolvere ma, a nostro avviso, occorre subito una verniciatura all’organico con l’inserimento di nuovi elementi che diano migliore prolificità di gioco e più capacità di realizzazioni. La crisi, continuiamo a dire a nostro avviso, è strutturale e insita nella formazione per cui occorre subito una scossa che si trasformi in una migliore ricerca del gioco e delle possibilità sotto porta. Occorre segnare e per segnare occorre che ci siano le capacità per farlo. La dirigenza deve subito correre ai ripari se non vuole trasformare il campionato in un calvario delle occasioni perdute e assistere a prestazioni che non hanno niente a che vedere con prestazioni da categoria. La scossa quindi e subito.

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