Omicidio di una donna a Ragusa: dopo quasi un ventennio diventa definitiva la condanna a 16 anni di carcere del genero

Corriere di Ragusa Cronaca

Omicidio di una donna a Ragusa: dopo quasi un ventennio diventa definitiva la condanna a 16 anni di carcere del genero

RAGUSA – E’ diventata definitiva la condanna del genero di una donna che lo stesso uomo uccise nel febbraio 2005 a Ragusa. Giuseppe Maurici deve scontare la pena di 16 anni di carcere, come stabilito anche nell’ultimo grado di giudizio dalla Cassazione. E’ stato rigettato il ricorso della difesa dell’uomo, a carico di cui la Corte d’Assise di appello di Catania aveva riqualificato il reato di omicidio preterintenzionale a omicidio aggravato dal fatto di aver ucciso una parente acquisita. La vittima è difatti Maria Di Martino, la suocera 79enne dell’imputato. Stante il rigetto della Cassazione del ricorso su quest’ultima sentenza, la pena, come accennato, è diventata definitiva.

Secondo gli inquirenti, il movente sarebbe stato legato ai soldi: da un libretto di risparmio intestato alla donna, su cui aveva la delega il genero, quest’ultimo prelevò l’ingente somma di 46.000 euro proprio il giorno prima della scomparsa della suocera. Il corpo di quest’ultima non è stato mai ritrovato, e l’unico imputato ha sempre proclamato la sua innocenza, dichiarandosi estraneo alla pesante accusa. L’alibi fornito non ha però retto in aula, durante tutti i gradi di giudizio del procedimento giudiziario. La donna non era in grado di camminare da sola, se non con l’aiuto di un supporto e accompagnata sempre da qualcuno. Fu subito esclusa dunque la tesi dell’allontanamento volontario o di un ipotetico incidente, mentre i sospetti degli inquirenti si concentrarono sul genero, di cui vennero analizzati spostamenti, movimenti e telefonino, con la costruzione di un impianto probatorio che ha retto in tutti questi anni fino all’odierna condanna definitiva.

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