Svuotato dagli immigrati che ospitava il nuovo centro di trattenimento per rifugiati richiedenti asilo a Pozzallo

Corriere di Ragusa Attualità

Svuotato dagli immigrati che ospitava il nuovo centro di trattenimento per rifugiati richiedenti asilo a Pozzallo

POZZALLO – E’ stato del tutto svuotato dagli immigrati che ospitava da qualche giorno il nuovo centro di trattenimento per rifugiati richiedenti asilo della zona industriale di Modica Pozzallo, il primo del genere in Italia, aperto appena una settimana fa. All’interno della struttura non è rimasto alcun migrante, dopo la sentenza del tribunale di Catania che ha dichiarato illegittimo il provvedimento del questore di Ragusa perché in contrasto con la normativa europea. Il tribunale ha conseguentemente dichiarato illegittimo il trattenimento dei richiedenti asilo. Il ministro Piantedosi: “Ci sono le condizioni per impugnare la sentenza di Catania. Dalla lettura dell’atto siamo convinti che abbiamo ragioni da sostenere”. Il centro per i rifugiati richiedenti asilo di Modica Pozzallo può ospitare fino a 84 persone ed è attiguo al Cpr dove attualmente si trovano 141 migranti a fronte di 152 posti disponibili. Nell’hotspot, invece, al momento ci sono 237 migranti, tra dei quali ospedalizzati.

“Non voglio entrare nella polemica, né nel merito della vicenda. Il mio provvedimento è impugnabile con ricorso per Cassazione, non devo stare a difenderlo. Non rientra nei miei compiti. E poi non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale”. Lo ha detto all’Ansa il giudice Iolanda Apostolico che nei giorni scorsi non ha convalidato il trattenimento di 3 tunisini, sconfessando di fatto il cosiddetto decreto Cutro.

LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI CATANIA
Il Tribunale di Catania ha accolto il ricorso di 3 migranti tunisini, sbarcati a metà settembre a Lampedusa e poi portati nel nuovo centro di Pozzallo, giudicando il recente decreto del governo “illegittimo in più parti”. In particolare, sottolineano fonti legali, “Il giudice contesta la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5.000 euro da pagare per non andare nel centro”. Il ministero dell’Interno impugnerà il provvedimento: la fondatezza dei richiami giuridici contenuti nel provvedimento sarà quindi sottoposta al vaglio di un altro giudice.

COSA NE PENSA IL SINDACO DI POZZALLO AMMATUNA
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna: “Le sentenze si rispettano – ha dichiarato – ho manifestato sempre le perplessità sulla istituzione di questi centri. Il fenomeno dell’immigrazione non si può affrontare solo con queste modalità. Aspettiamo, comunque, che il ministero dell’Interno dia indicazioni precise, atteso che non cambia la posizione collaborativa con tutte le istituzioni della città di Pozzallo, da sempre orientata a favorire le politiche dell’accoglienza e dell’integrazione”.

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