Situazione preoccupante per il Santa Croce

Corriere di Ragusa Sport: Calcio

Situazione preoccupante per il Santa Croce

Il Santa Croce non riesce proprio a ingranare e dopo la sconfitta casalinga all’esordio in campionato, bissa con lo stesso punteggio la gara di domenica pomeriggio contro la Jonica. Così come si era concretizzata quella contro il Real Siracusa, la sconfitta contro gli jonici è stata l’esatta fotocopia di quella di quindici giorni fa. Il metodo di esecuzione non si è discostato di un millimetro e, infatti, alla Jonica è bastato solo sfruttare l’unica conclusione nello specchio della porta biancazzurra, per riuscire a passare in vantaggio e poi controllare gli sterili attacchi dei locali.

Alla squadra di Galfano non è bastata una buona ora di gioco per raddrizzare il risultato e alla fine si sono così concretizzati i primi tre punti della stagione degli jonici, mentre in casa Santa Croce ci si lecca le ferite e si rimugina per l’evidente passo indietro dopo la buona prestazione di sabato scorso contro il Misterbianco. La situazione comincia ad essere preoccupante.

La squadra non ha un volto né una sufficiente quadratura sia in attacco che in difesa con la retroguardia che balbetta e non sa prendere le relative misure agli attaccanti avversari mentre l’attacco con il centrocampo è qualcosa di sterile e inattivo. Non ci sono occasioni da rete nell’arco dei novanta minuti né un gioco che porti le punte a incidere sotto porta. Su cinque partite giocate sono maturate quattro sconfitte e un pareggio che ci possono stare a patto che la squadra avesse espresso buona convinzione e un gioco aldilà della sufficienza. Il Santa Croce è abbondantemente al di sotto della sufficienza e già si ci interroga se questa è una squadra che può affrontare un campionato di Eccellenza. La società, intanto, dopo questa sconfitta ha deciso di fare quadrato intorno alla squadra e fino a nuovo ordine sarà indetto il totale silenzio stampa da parte di ogni elemento del team.

SANTA CROCE – JONICA 0 – 1
Marcatore: 12’ Mena
SANTA CROCE: Eyre, Bellina (35’st Rimmaudo), Prestigiacomo (22’st Celestre), Diara (35’st Di Perna), Semeraro, Ravalli, Camara, Bello, Gomez, Nunes Correia (12’st Nanè), Ogbebor. All.re Galfano
JONICA: Pontet, Santoro (30’st Trovato), Savoca, Bozanga, Stalis, Perez, De Leon, Zago, Angulo, Carasto (30’st Ariaudo), Mena (25’st Lanza). All.re Furnari.
Arbitro Fragalà di Acireale.
Note. Ammoniti Nunes Correia, Galfano e Ravalli (SC). Angoli 5-1 per Jonica. Rec 0’ e 5’

Seconda sconfitta in campionato per il Santa Croce che non riesce a bissare quanto di buono aveva fatto vedere nel turno precedente contro il Misterbianco quando ha strappato un pareggio che stava addirittura stretto per le innumerevoli occasioni da rete costruite e non realizzate. Contro la Jonica la formazione allenata da Galfano non ha fatto invece praticamente alcuna azione pericolosa o passibile di essere vicina alla realizzazione.

Una sola volta in effetti il Santa Croce si è reso più incisivo sotto porta avversaria, al 6’ del primo tempo con un tiro alto da parte di Camara. Poi il vuoto più assoluto. Il gioco del Santa Croce ha infatti latitato parecchio in quanto basato sui lanci lunghi anziché le articolazioni sulle fasce rendendo. Così le palle sono state quasi tutte preda dei difensori e centrocampisti giallorossi ospiti che hanno tirato fuori delle indubbie capacità difensive che hanno bloccato sul nascere le velleità biancoazzurre. In verità la Jonica ha trovato il jolly al 12’ del primo tempo con Mena, abile a girare di testa in area, sebbene lasciato colpevolmente solo e a insaccare nell’unico tiro dei novanta minuti della Jonica verso la porta del Santa Croce.

Un tiro in porta, un gol e 3 punti portati a casa. Così la formazione messinese ha fatto suo l’incontro mostrandosi abile a contrastare a centrocampo qualsiasi velleità del Santa Croce, badando a tamponare tutte le sfuriate biancoazzurre e mostrandosi cinico a controllare la gara senza affondare più di tanto ma difendendo il gol di vantaggio. Santa Croce che ancora non riesce ad assumere il volto di una squadra organizzata e dal gioco chiaro ed efficace.

Molte le imperfezioni e gli errori anche difensivi che per ben due volte stavano mettendo gli avversari nelle condizioni di raddoppiare. Un passo indietro quindi del Santa Croce rispetto a quanto di buono aveva fatto vedere con il Misterbianco ma soprattutto una scarsissima identità di squadra e una incapacità a giocare un calcio basilare e di minima entità. Tre partite un punto e ultima posizione in classifica la dicono tutta sulla qualità attuale del Santa Croce. E domenica prossima affronterà la corazzata Enna fuori casa in una gara che rappresenta già l’ultimo treno per non continuare quanto di negativo fatto vedere fino adesso.

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