Start: “Scicli non è un paese per donne, la maggioranza boccia in consiglio comunale la mozione delle consigliere Riccotti e Pacetto”

Corriere di Ragusa Politica

Start: “Scicli non è un paese per donne, la maggioranza boccia in consiglio comunale la mozione delle consigliere Riccotti e Pacetto”

SCICLI – “Scicli non è un paese per donne”: lo affermano con una punta d’ironia gli esponenti di Start Scicli, dopo che la maggioranza, durante la seduta della civica assise, ha bocciato la mozione di indirizzo presentata dalle consigliere Consuelo Pacetto e Caterina Riccotti. Una mozione che, se approvata, avrebbe impegnato la Giunta a porre in essere, di concerto con le scuole, le associazioni e tutti gli organismi operanti nel distretto sociosanitario n. 45, atti concreti volti a realizzare progetti di educazione sessuale ed affettiva rivolti alle fasce più giovani della popolazione e ad accrescere una maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche della parità di genere, nonché il contrasto di episodi di violenza di genere.

“Purtroppo – si legge nel comunicato di Start – la mozione non è passata semplicemente perché si è guardato più alla forma che alla sostanza e al valore intrinseco della mozione stessa su un tema attualissimo e assai delicato, per come i recenti fatti di cronaca hanno dimostrato. La maggioranza consiliare trascura un dato fondamentale: su questi temi è necessario incidere politicamente programmando delle azioni mirate che informino e accrescano la consapevolezza dei singoli, azioni che per essere messe in atto, non necessitano di valutazioni formali ma di azioni sostanziali e concrete.
All’amarezza per una preziosa occasione sprecata, si aggiunge la tristezza nel vedere che la nostra città non è rappresentata nei tavoli regionali e nazionali in cui si parla di strategie e di politiche sociali di genere. Ovunque si discuta seriamente di questo tema, Scicli, semplicemente, non esiste. E’ stata scritta una bruttissima pagina politica, ancora una volta questa maggioranza di destra ha dimostrato di non comprendere la grave emergenza sociale che sta attraversando la città, riducendola in maniera superficiale ed irresponsabile a mera schermaglia politica – conclude la nota – tra chi ha vinto e chi ha perso la tornata elettorale.

Cosa può fare un’amministrazione per il turismo in città? “Secondo noi tanto, secondo l’attuale amministrazione sta già facendo abbastanza e le criticità presenti sono da ricercare quasi esclusivamente nel caro prezzi operato dagli imprenditori privati che lavorano nel settore”. Queste le motivazioni che hanno portato alla bocciatura, l’altra sera in xonsiglio comunale, della mozione presentata dalle consigliere Marianna Buscema e Caterina Riccotti le quali hanno portato in aula le problematiche turistiche che toccano la città.

“Le proposte della nostra mozione – dicono le consigliere Riccotti e Buscema – davano alcune indicazioni rispetto a cui, noi per prime, ci siamo dette disponibili a collaborare in tal senso. Ad esempio, abbiamo proposto di attivare la consulta del Turismo che mette insieme una sinergia tra pubblico e privato; di individuare, con l’ausilio delle numerose e competenti associazioni cittadine, punti di interesse di Scicli al di fuori del contesto della serie “Il commissario Montalbano” così da diventare un facilitatore per superare problematiche logistiche e investimenti pubblicitari; creare un marketing mirato attraverso piattaforme online e social media per raggiungere specifici segmenti di mercato e suscitare interesse per le offerte turistiche di Scicli; dare mandato al sindaco di farsi promotore attraverso i sindaci del Val di Noto per la creazione di un tavolo tecnico all’interno del distretto del Sud est che possa lavorare costantemente alla creazione di concrete proposte per il rafforzamento sinergico dello stesso Sud est che ancora non riesce a dialogare tra le proprie realtà turistiche, partendo da una valorizzazione del sistema trasporti che è carente. E, ancora, abbiamo proposto un maggiore stanziamento economico per prendere parte ad eventi e fiere promozionali “vendendo Scicli a monte”.

Insomma, queste e altre proposte sembravano a nostro avviso utili, soprattutto potevano costituire un segnale da parte dell’amministrazione ad una città che sul settore turistico basa una bella porzione della propria economia. Sappiamo bene, infatti, che un’amministrazione non può sostituirsi ai privati ma sicuramente può mettere i privati in condizioni lavorative migliori, ad esempio riaprendo semplicemente dei bagni pubblici e veicolando meglio il territorio.

Ci spiace che il nostro pungolo non sia stato accolto positivamente e ci si sia chiusi a riccio sull’idea che già l’amministrazione stia facendo tutto il necessario, cosa che a noi non sembra”. “Città limitrofe come Noto – ancora Buscema e Riccotti – destinano, ad esempio, parte del bilancio comunale alle spese per il turismo in modo molto più incisivo di Scicli. E poi, la nostra programmazione estiva è all’altezza delle aspettative di una città come Scicli? Queste e altre domande abbiamo inserito nel dibattito in aula che però non ha avuto un percorso finale di condivisione. Spiace che l’amministrazione non abbia colto la nostra proposta di collaborazione per il bene della città. Crediamo che argomenti come il turismo – concludono – non dovrebbero dividere ma creare sinergia, anche in politica”.

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