MODICA – Chi d’estate frequenta la spiaggia del Maganuco spesso non sa che si trova in un Sito di alto interesse naturalistico, sancito dalla comunità europea. Una conferma dell’importanza dell’area per la fauna si è avuta al recente Congresso Nazionale di Ornitologia tenutosi a Varese, nei locali dell’Università dell’Insubria. Infatti in tale occasione sono stati presentati, nella sessione poster, i risultati di un monitoraggio degli uccelli dell’area costiera del Maganuco svolta dal Biologo Antonino Duchi (nell’immagine in alto). La ricerca, che è il frutto di più di un anno di osservazioni, ha permesso di individuare ben 86 specie di uccelli: dalla Volpoca al Mestolone, dal Martin Pescatore al Cannareccione, dalla Tortora al Saltimpalo. Una diversità ornitologica da mettere in relazione con la diversità ambientale: infatti in una piccola area risulta la presenza ‘concentrata’ di spiaggia, scogli, dune e pantano.
“Oltre all’interessante varietà di specie va sottolineato che diverse di esse sono inserite nella Lista rossa italiana delle specie a rischio nonché nell’elenco delle specie di interesse conservazionistico della Comunità Europea” afferma il Biologo ragusano autore delle indagini.
Purtroppo l’area è fortemente impattata a causa di vari fattori quali: l’urbanizzazione, la presenza di una strada che taglia in due il pantano, la pressione turistica (disturbo), la presenza di discariche abusive. Si evidenziano inoltre gli effetti del cambiamento climatico (secche prolungate dell’area umida), probabilmente aggravati da una non oculata gestione del sistema idrico. Sono quindi necessarie ed urgenti attività di conservazione e recupero della naturalità dei luoghi.
La divulgazione dei dati al congresso di Varese ha dato indubbia visibilità alla ricerca: si è trattato infatti di un congresso estremamente partecipato, che ha visto la presenza di circa 300 ornitologi provenienti da tutta Italia e anche dall’estero che hanno effettuato comunicazioni orali o che hanno ‘esposto’ le loro ricerche tramite più di 100 poster.